Stanchi, sudati, impolverati. Con le gambe e i piedi immersi nella mota limacciosa del mare di Salinella, con le mani infaticabili, le schiene piegate ma gli occhi lucenti, felici. La soddisfazione era palpabile nei volti affaticati dei presenti, consapevoli di aver contribuito a liberare, almeno in parte, il mare ed il litorale di Salinella dai rifiuti. E’ stato come assistere finalmente al trionfo della bellezza, alla liberazione di un luogo deturpato dalla sporcizia, dove, il respiro libero del mare, elemento infinito, indomito, affascinante, è costantemente violato dall’indifferenza. Missione compiuta dunque grazie alla “buona volontà” di chi ha scelto di aiutare la Natura e dare il proprio contributo per ripulire il mare e la costa. Domenica 9 Agosto, alle ore 18, sul litorale di Salinella sferzato da un salvifico vento di Maestrale, come promesso, i volontari delle Associazioni Rete Rigenerazione Libera Marsala,Archè Onlus, Amici del Terzo Mondo, FabLab Western Sicily, Eticologica, Stardust, i Fratelli della Costa Tavola di Marsala guidati dal luogotenente Sandro Attinà, i volontari della parrocchia Madonna della Sapienza e la Scuola di Rugby, “I Fenici” capitanata da Marco Quattrociocchi, e tanti altri cittadini che hanno prontamente risposto all’appello partito da questo giornale, si sono dati appuntamento sul litorale di Salinella sotto il magnifico Ficus che sovrasta lo spiazzale del Borgo dei Pescatori. Muniti di stivali, guanti e scarpette di plastica, si sono rimboccati le maniche e hanno “pescato”, rifiuti di ogni genere. Eloquenti le foto ed i video che testimoniano sia l’impegno che la sconvolgente mole di immondizia “variegata” depositata nei fondali limitrofi la costa di Salinella. Frigo, TV, Computer, sanitari, poltrone, sedie, pneumatici e cassette di plastica e polistirolo usate certamente per trasportare il pesce.
“Anche se è faticoso quello che stiamo facendo, serve a far comprendere bene la bellezza di questo mare e di questo luogo. Mi chiedo cosa passi per la testa delle persone che abbandonano in mare i rifiuti. E’ assurdo un comportamento del genere_ ha sottolineato il Referente Provinciale di Libera, Salvatore Inguì, fulcro di tutta la mega operazione di ripulitura, _ gettare le cassette di plastica o di polistirolo in mare significa nutrire i pesci di queste sostanze nocive per la nostra stessa salute. Noi mangiamo questa stessa plastica. Che senso ha avvelenare il mare? Siamo qui per testimoniare il nostro impegno, la nostra perseveranza a liberare questo splendido luogo dai rifiuti. La plastica può e deve essere conferita diversamente, differenziandola. La nostra costa è meravigliosa e ci stiamo avvelenando la vita inutilmente”.
La rappresentante di FastLab Western Sicily, Martina Ferracane auspica il coinvolgimento dell’amministrazione per tenere pulito questo luogo con vista sulle mirabili Egadi: con il supporto dell’amministrazione si può proseguire questo percorso virtuoso. Ogni Venerdì alle ore 19, incontriamo i residenti del quartiere nella sede del centro Sociale di Sappusi. C’è tanta voglia di essere ascoltati e a queste riunioni possono partecipare tutti quelli che hanno voglia di capire, conoscere, fare qualcosa per aiutare”.
Presenti anche tanti residenti del Quartiere Sappusi che con molta passione hanno raccolto spazzatura di ogni genere. C’è tanto da fare. E loro, questi indomiti volontari, lo fanno con il cuore, così come ci tengono a precisare. L’impegno sociale continua.
Tiziana Sferruggia