Gli abusivi, gli altri e i condoni

redazione

Io la penso così

Gli abusivi, gli altri e i condoni

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sabato 08 Agosto 2020 - 07:06

Noi non siamo ideologicamente, non so se ci capite, contro i condoni. Alcuni ci appaiono particolarmente odiosi, altri inutili e alcuni persino necessari. Che ci volete fare, non sappiamo decidere o meglio decidiamo di volta in volta e di caso in caso. La Sicilia conta cinque milioni di abitanti e più di sei milioni di metri quadrati di abusi edilizi, queste notizie le apprendiamo da sito ufficiale di Italia Nostra Sicilia. Un’isola, dunque, coperta da un manto grigio di costruzioni illegali, spesso malsane e alcune persino precarie. Si continua a temporeggiare, adducendo i soliti tempi della burocrazia e la mancanza di fondi, nel completare le demolizioni già firmate dalle Procure. Sono 6500, sempre secondo la stessa fonte, i decreti esecutivi per dare il via libera alle ruspe e abbattere gli immobili che si trovano lungo la costa: da Marsala a Triscina, da Gela a Licata, ma anche nel Palermitano, a Messina, nel Ragusano e nel Catanese.

In questo contesto, si inserisce il nuovo disegno di legge sull’edilizia  che è già approvato in commissione Ambiente all’Ars che sembra richiamarsi all’ultima sanatoria del 2003 dell’allora governo Berlusconi, estendendola agli immobili realizzati in aree sottoposte a vincolo (vincoli paesaggistici, archeologici, idrogeologici, ecc…). Ma non è tutto: a quanto pare, il ddl quando arriverà in Aula per la definitiva approvazione sarà integrato da una miriade di emendamenti, tra i quali anche la proposta finalizzata a sanare alcuni immobili entro i 150 metri dalla costa, che, secondo la legge, se realizzati dopo il 1976, vanno demoliti. Si tratta di quelle case che arrivano fino alla battigia e delle quali noi e crediamo anche voi, ci siamo più volte lamentati negli anni. Sembra ( e lo ripetiamo sembra) che con alcuni emendamenti si potrebbe concretizzare anche l’allargamento della platea degli abusivi e farvi rientrare tutti quelli che hanno realizzato gli immobili entro il 1983.

Ci sarebbero anche 26mila abitanti dell’Isola che, tra il 2009 e il 2017, hanno realizzato il loro immobile abusivo e attendono questa ulteriore sanatoria da Palazzo dei Normanni. Ma c’è anche chi chiede di poter costruire in aree con vincolo scaduto, dove, attualmente, in base alla norma regionale, si può soltanto ristrutturare l’esistente con cambio di destinazione d’uso se omogeneo all’area circostante. Ovvero: nelle aree verdi con vincoli scaduti potrebbero nascere nuove costruzioni, nuovi palazzi. Ora questo condono rientra tra quelli che ci appaiono particolarmente odiosi. Ci auguriamo di sbagliare e che l’ Aula dell’Ars bocci questo tentativo.

Intanto, al netto dei fondi mancanti e dei presunti intoppi burocratici, chiediamo ai candidati sindaci di Marsala di dire con chiarezza qual’è la loro posizione. Così gli abusivi e quelli che non lo sono stati (anche potendolo), possano decidere per chi votare.

Gaspare De Blasi

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