Invita a tenere alta l’attenzione, il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Da un lato, il primo cittadino lilybetano ha espresso soddisfazione per la fuoriuscita dalla pandemia; dall’altro, alla luce dei nuovi contagi (tutti legati a situazioni consumatesi al di fuori della provincia di Trapani) è tornato a sottolineare l’importanza di mantenere atteggiamenti cauti e responsabile anche in questa fase, successiva al lockdown.
“La nostra provincia – scrive Di
Girolamo – è la prima in Italia ad essere “covid free”,
non avendo avuto per 28 giorni consecutivi nuovi positivi al
Coronavirus, secondo il criterio stabilito dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità. Questa notizia ci rende felici, ma
sicuramente non è ancora il momento di abbassare la guardia, anche
perché oggi si è saputo che ci sono altri 4 nuovi casi di persone
positive al Covid 19, di cui un marsalese, che si aggiungono al
paziente di Castelvetrano di cui da giorni si attende la
negativizzazione del tampone. Da quanto mi è stato comunicato
dall’Asp le quattro persone hanno contratto il virus al di fuori
dalla nostra provincia.
Come ben capite, le mie continue
raccomandazioni sull’importanza di usare la mascherina e mantenere la
distanza di sicurezza non erano e non sono campate in aria e dette
per fare terrorismo psicologico. Di certo, finché non viene creato
il vaccino non possiamo vivere nell’ansia e nella continua paura,
isolandoci da tutto e da tutti, ma non possiamo neanche permetterci
di sottovalutare il problema. Non dobbiamo vanificare tutti i
sacrifici fatti dalla nostra comunità nei mesi scorsi, rischiando
per atteggiamenti superficiali di tornare indietro. Per cui, in
prossimità tra l’altro di un periodo in cui molte persone verranno
in Sicilia, vi invito caldamente a continuare a compiere quei
semplici gesti che ci permettono di evitare il contagio. Usiamo la
mascherina, non creiamo assembramenti, manteniamoci a distanza di
oltre un metro gli uni dagli altri e igienizziamoci frequentemente le
mani. Tutto sommato non sono grandi sacrifici se pensiamo che i
rischi che corriamo in caso di diffusione del Covid-19 sono ben
maggiori”.