“L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia carica di inedite responsabilità il mondo della scuola che dovrà reinventarsi modelli organizzativi, stili relazionali, competenze professionali e culturali e soprattutto nuovi metodi”. E’ quanto afferma la capogruppo dell’Udc all’Ars.
“C’è la dimensione educativa che nessuna didattica a distanza potrà soddisfare e soprattutto l’esigenza di colmare differenze che spesso si traducono in disagio e abbandono per molti alunni. Questo fenomeno aumenta anche tra i bambini e ragazzi non rientranti tra le categorie a rischio di dispersione scolastica, proprio a causa della didattica a distanza”. Chi controllerà e seguirà gli alunni e soprattutto i più piccoli? Come faranno i genitori ad occuparsi concretamente dei propri figli se dovranno contemporaneamente lavorare? Chi supporta gli insegnanti in questa nuova organizzazione? Si chiede la deputata marsalese.
” Sono, tutte, domande che meritano risposte – afferma Eleonora Lo Curto -. E se questo vale per la scuola secondaria di secondo grado, a maggior ragione per il segmento dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado.
Proprio per sostenere i processi di apprendimento e lottare contro nuove forme di dispersione scolastica ritengo sia indispensabile potenziare iniziative a supporto dei docenti e dei genitori attraverso una rete di servizi da affidare a figure professionali come psicologi e counselor previsti della recente legge regionale per il diritto allo studio laddove prevede all’articolo 27 l’avvio di progetti indirizzati al potenziamento dell’offerta formativa tramite l’accesso a fondi extra regionali. E’, infatti, indispensabile che i disagi che in questi mesi stanno subendo studenti e famiglie possano essere colmati grazie ad interventi mirati che favoriscano il pieno apprendimento e la partecipazione di tutti alle nuove modalità di lezioni a distanza. Faccio appello all’assessore regionale alla Pubblica istruzione Roberto Lagalla affinché si predisponga una task force di psicologi che dia pieno sostegno alle scuole ed alle famiglie chiamate a difficili sfide.
In tal senso si avvii una procedura per l’istituzione di un albo degli psicologi cui possono attingere le scuole con fondi regionali allo scopo allocati. L’assessorato regionale alla Pubblica istruzione si muova ora per organizzare la scuola siciliana secondo logiche digitali, smart e di chiaro contrasto a nuove forme di dispersione scolastica”.