Caro presidente Musumeci, dica le cose
come stanno: non vuole far rientrare i siciliani a casa. Smettiamola
di prenderci in giro e non dica che i due voli in più (quali? dove?
a 300 euro?) sono sufficienti a far rientrare tutti i siciliani
perché sarebbe in mala fede.
Se lei avesse voluto davvero farci
rientrare, perché avrebbe dovuto tagliare tutti i collegamenti con
la Sicilia?
Quindi, una volta per tutte, ci dica chiaramente che a
lei non frega niente di noi che almeno smettiamo di riporre speranza
in un rientro continuamente posticipato. Se lei volesse davvero
permetterci di rientrare dovrebbe chiamare la ministra De Micheli con
la stessa solerzia e determinazione con la quale le ha fatto blindare
l’isola immediatamente (o quasi, perché da quando il governo
italiano ha detto che ci si potesse ricongiungere coi familiari ho
avuto il tempo di organizzare il viaggio di ritorno e anche avvertire
chi di competenza del mio arrivo, perché l’ultima cosa che voglio
fare è mettere a rischio i miei corregionali, come d’altronde
sarebbero ben lieti di fare tutti i siciliani che stanno
fuori).
Perché insistere per mettere solo due voli da Roma e
Milano, aggiungendo quindi tragitti e pericolosità al viaggio?
Chi ci assicura che tra due settimane saremo nelle condizioni di rientrare? Poi lo spiegherà lei ai nostri familiari che ha blindato l’isola in una finestra temporale che permetteva il ritorno sicuro dei loro figli e affetti? Verrà lei a curarmi il fegato che mi sto distruggendo per i continui rinvii e cancellazioni di viaggi per tornare nella mia casa? Sa cosa significa dover stare rinchiusi due mesi in una casa (e nel mio caso nemmeno quello) che non è nemmeno tua?
E come sempre, noi stolti che abbiamo
voluto seguire le regole, senza correre il rischio di mettere a
repentaglio la vita nostra e dei nostri cari, fuggendo quando la
situazione era fuori controllo, noi che abbiamo fatto sacrifici
restando in luoghi non completamente nostri, lontano dai nostri
affetti, noi onesti, siamo alla fine quelli che stanno pagando un
prezzo abbastanza grosso. Confidavo nel buon senso e
nell’intelligenza dei nostri governanti, che pensavo avrebbero avuto
a cuore il destino dei loro figli.
Ma tanto si sa, va avanti
sempre quello più furbo e quello più onesto la prende in quel
posto.
p.s.: mi rincuora poter essere qua a lamentarmi “solo” di questo, là fuori c’è gente in prima linea che aiuta il paese e tutto sommato il mio e nostro problema è “soltanto” quello di stare lontano da casa, ma non vorrei che questa situazione, protraendosi ancora nel tempo, possa diventare più pesante e insostenibile di questo virus
Marco Parrinello