Scrive la consigliera Basiricò in risposta al sindaco di Paceco Scarcella

redazione

Scrive la consigliera Basiricò in risposta al sindaco di Paceco Scarcella

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martedì 21 Aprile 2020 - 18:56

Egregio direttore,
Le chiedo ospitalità sul suo giornale perché chiamata in causa da alcune affermazioni del sindaco di Paceco Giuseppe Scarcella, alla cui elezione la sottoscritta ed il suo gruppo di amici ha dato un notevole contributo.
Nella sua intervista, commentando la mia decisione di dimettermi dalla presidenza della Commissione al Bilancio il sindaco, come peraltro fa in diversi altri passaggi, si contraddice. Prima afferma “non sono ancora riuscito a comprendere le vere motivazioni di queste dimissioni” e che “non so ancora come definirle né voglio definirle”, per poi definirle “ illogiche e prive di senso”.
Che l’indecisione sia nel Dna del sindaco Scarcella, che ho votato e fatto votare lo dimostra in un altro passaggio della sua intervista.
Sulla mancata nomina dell’Assessore ai servizi sociali dice di avere chiesto alla parte politica di riferimento ( fine settembre 2019) il nome e, quando ha visto che “Non c’è stata una unicità nella designazione, ho ritenuto di avocare la scelta anche, se ho cercato il confronto. Nel frattempo il tempo è passato e siamo arrivati a Febbraio”. Bisognava solo decidere su chi nominare assessore. Cinque mesi sono passati , e non ha ancora deciso. Poi, quasi a giustificazione, Scarcella dice che “ molti Comuni non hanno provveduto alla nomina del quinto assessore”. Ma proprio lui ha nominato il quinto assessore, Castelli.
Per non parlare dell’annunciato abbassamento della Tari, non attuato perché la giunta non sapeva che c’erano termini perentori per attuare una serie di provvedimenti propedeutici, o ancora l’annunciata riapertura “entro 24 ore” della palestra comunale, non sapendo che la normativa vigente non consente tale adempimento, o il dichiarato, in Televisione, contributo di 12 mila euro alla Caritas cittadina, somma ancora nella disponibilità del Comune.
Io non ho condiviso la scelta della giunta di determinare, senza sentire i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, l’importo del bonus spesa, a mio avviso troppo basso (20 euro) così come quella di chiudere il portone del Municipio, impedendo ai cittadini di accedere negli uffici, facendo aumentare la rabbia della gente verso chi fa politica.
Infine voglio rassicurare il sindaco, cui non risulta sintonia fra me e la consigliera Ranno. I rapporti personali e politici tra me e la consigliera sono eccellenti.
Ma forse quella del sindaco era una speranza più che una certezza.
Io sono abituata nel mio lavoro ad essere operativa, a verificare prima le cose fattibili o meno, a cercare di trovare soluzioni, a maggior ragione dovrebbe farlo un sindaco a cui abbiamo guardato con speranza, da cui ci aspettavamo decisioni forti. Queste sono le motivazioni del mio dissenso.
Grazie per l’ospitalità.

Consigliere comunale
Maria Basiricò

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