Una
Finanziaria emergenziale, snella e di soli 26 articoli, per attivare
misure di contrasto agli effetti economici negativi del Coronavirus
in Sicilia. Il governo Musumeci ha riscritto la manovra per il 2020 e
l’ha già inviata all’Assemblea regionale siciliana, per l’avvio
dell’iter di approvazione. Le risorse provengono da una rimodulazione
dei Fondi extraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020, con
l’inevitabile coda polemica per lo spostamento di alcuni spostamenti
di somme, come evidenziato ieri dal deputato del Pd Giuseppe Arancio,
a proposito dei 48 milioni inizialmente destinate alle aree
industriali di Gela e Termini Imerese. “Il governo non dia per
scontato il nostro sostegno”, minaccia la Lega, promettendo di
vivisezionare il testo e di “sopprimere
tutto ciò che non sia strettamente attinente ai problemi generati
dall’epidemia in corso”.
L’obiettivo di Palazzo Orleans è affrontare la
cosiddetta “Fase 1” (quella dell’emergenza attuale) e la
successiva “Fase 2” (Piano per la ricostruzione economica)
incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: enti locali, famiglie
povere, operatori economici, scuole e povertà
educative.
Comuni
Viene istituito un Fondo
perequativo degli enti locali. Ai Comuni, per far fronte alle minori
entrate, a causa della sospensione o per i mancati versamenti da
parte dei contribuenti, andranno duecento milioni di euro.
Scuola
e povertà educative
Al mondo della scuola vengono destinate
centoventi milioni di euro. Serviranno per evitare un ulteriore
incremento della dispersione scolastica e per garantire i livelli
occupazionali dei lavoratori dei comparti dell’istruzione e della
formazione professionale. Ma anche per favorire l’adozione di
strategie finalizzate al potenziamento della scuola digitale e al
corretto e più ampio esercizio del diritto allo studio.
Fasce
deboli della popolazione
Il governo regionale ha previsto di
incrementare il budget, da destinare ai Comuni, per l’assistenza
alimentare delle famiglie più disagiate, portando le risorse a
duecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri cento milioni
di euro che serviranno a istituire, presso l’Irfis, uno speciale
Fondo per il finanziamento al consumo per le famiglie. Verranno
concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a cinquemila euro,
a interessi zero.
Sistema economico-produttivo
Per
quanto concerne il sostegno alle imprese sono previsti due tipi di
interventi: sovvenzioni e finanziamenti per il credito d’esercizio,
che assicurino liquidità alle aziende. Anche per questo settore
verrà creato presso l’Irfis un Fondo di centosettanta milioni di
euro per far fronte alle esigenze finanziarie degli operatori
economici. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino
a quindicimila euro, a interessi zero. Dieci milioni, in particolare,
sono destinati a sostenere l’editoria siciliana e le agenzie di
stampa, anche online. Altri cento milioni di euro serviranno a
creare, presso la Crias, uno speciale “Fondo per la ripresa
artigiani”. Anche per loro prestiti fino a quindicimila euro senza
interessi. Identica possibilità per le cooperative: cinquanta
milioni di euro a disposizione, attraverso l’Ircac, per finanziamenti
fino a cinquantamila euro. Interventi anche per il settore del
turismo e il comparto della pesca.
Sospensione
versamenti
Verranno sospese tutte le tasse di concessione
governativa di competenza regionale, i tributi per il deposito in
discarica dei rifiuti solidi, i canoni per le concessioni demaniali
marittime e i ruoli istituzionali e irrigui dei Consorzi di bonifica
dell’ultimo triennio.
Scuola