Il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, sulla sua pagina Facebook, si rivolge ai cittadini in merito agli arrivi dalla Calabria che hanno generato indignazione, per fare chiarezza.
Queste le sue parole: “Penso che un sindaco abbia il dovere morale oltre che civile di portare avanti sempre e comunque l’interesse concreto della collettività. Questo vale ancor di più nel particolare momento storico che stiamo vivendo, in cui il timore del contagio e dell’eventuale morte rende tutti più fragili e vulnerabili. A maggior ragione chi rappresenta un’Istituzione non deve fare scelte per avere maggior consenso o più popolarità sui social. Un sindaco, oggi più che mai, deve rappresentare una guida affidabile, autorevole, che faccia le scelte migliori per i propri concittadini. Scelte che, sempre e comunque, devono basarsi sulla veridicità dei fatti. Altrimenti, miei cari, l’unico risultato, oltre ad una valanga di like, è quello di generare panico, ansia, confusione, senza risultati concreti ed efficaci. E questo, soprattutto oggi, non ce lo possiamo permettere. Vi allego la risposta del Ministro dell’Interno sui cittadini che, a detta di qualcuno illegalmente, sono traghettati da Villa San Giovanni a Messina, tratta che ogni giorno percorrono centinaia di persone per andare a lavorare. Le due città distano appena 10 km. Come si evince dalla nota, tutti gli sbarcati del 22 marzo rientravano nelle categorie legittimate a farlo, molti erano rappresentanti delle forze dell’ordine. In questo momento così difficile per l’Italia non possiamo essere leggeri. Un sindaco non deve fare ciò che i cittadini, spinti dall’ansia e dal panico, si aspettano, ma deve fare ciò che è meglio per la collettività. Perché un amministratore, soprattutto in un momento difficile come questo, deve riuscire a mantenere la mente lucida e i nervi saldi. Per me sono fondamentali i fatti concreti, tutto il resto è solo apparenza. E fatti concreti sono i continui controlli delle Forze dell’Ordine nel nostro territorio. Ieri per esempio i Vigili Urbani, seppur sotto organico, hanno controllato a Marsala ben 130 persone e 30 esercizi commerciali, (i dati vengono trasmessi quotidianamente in Prefettura). Fatti concreti sono l’aver chiuso già da tempo, anche prima dei vari decreti, il cimitero, i mercatini, villa Cavallotti, gli uffici comunali al pubblico. Aver sanificato la città (centro, quartieri popolari e contrade. Per queste ultime il lavoro continuerà nei prossimi giorni). L’aver sanificato le scuole, il tribunale, tutti i locali comunali. Aver rinviato di 3 mesi la data di pagamento dei tributi comunali. Aver sospeso il pagamento del parcheggio sulle strisce blu e la sospensione del divieto di sosta delle macchine per la pulizia delle strade. Fatti concreti sono il servizio gratuito di sostegno psicologico, i continui appelli, anche tramite audio in giro per la città. E contemporaneamente, continuare a lavorare affinché, appena si arresta il rischio di contagio, i lavori dei numerosi progetti europei possano iniziare, creando occupazione. Oggi più che mai è richiesto a tutti noi amministratori ponderatezza, rigore e capacità decisionale“.
Come mai un ambulante vende frutta e verdura in piazza Marconi e nessuno lo vede?
Vi pare utile? Sta rispettando le norme?