Conte: “Riferirò ogni 15 giorni al Parlamento”. Sulle misure emergenziali fino al 31 luglio: “Fake news”

redazione

Conte: “Riferirò ogni 15 giorni al Parlamento”. Sulle misure emergenziali fino al 31 luglio: “Fake news”

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martedì 24 Marzo 2020 - 18:58

Nuova conferenza stampa del presidente Giuseppe Conte, che ha illustrato alcuni passaggi del nuovo decreto legge, varato dal Consiglio dei Ministri.

“E’ un decreto legge che riordina la disciplina dei provvedimenti che stiamo approvando in questa fase emergenziale”, ha esordito il premier, specificando che la compagine governativa si è soffermata in particolare sui rapporti tra l’esecutivo e le Camere. “Riferirà periodicamente, ogni 15 giorni, al Parlamento, per informare i rappresentanti del popolo sui provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare la diffusione del virus”.

Altro aspetto toccato dal decreto riguarda i rapporti tra Stato e Regioni: “lasciamo che i presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, se del caso, possano adottare anche misure più severe e restrittive”. La funzione di coordinamento del Governo, naturalmente, continuerà ad essere assicurata dall’esecutivo.

A livello sanzionatorio, è stato introdotta una multa da 400 a 3000 € per chi viola le disposizioni emergenziali.

Conte si è poi dichiarato “orgoglioso dell’attenzione che i cittadini italiani stanno avendo nel rispettare le prescrizioni”, ricordando che “se tutti rispettano le regole, non solo mettono in sicurezza se stessi e i propri cari, ma consentono all’intera comunità nazionale di uscire quanto prima a questo stato di emergenza”.

Prima di rispondere alle domande dei giornalisti, Conte ha smentito le indiscrezioni circolate sui mezzi di informazioni, a proposito di un prolungamento delle misure emergenziali fino al 31 luglio.

“Emergenza fino al 31 luglio 2020? Assolutamente no. A fine gennaio abbiamo proclamato lo stato di emergenza nazionale, che dura 6 mesi. Ma non significa che le misure restrittive dureranno fino al 31 luglio. Siamo fiduciosi che ben prima di quella scadenza fissata inizialmente, si possa tornare alle nostre abitudini di vita, anzi a un migliore stile di vita. Perchè sono convinto che quello che stiamo affrontando, ci renderà migliori”.

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