Il governo regionale all’attacco sulle mascherine. Con una dura nota, l’assessore alla salute Ruggero Razza ha affermato: «Nessuno è autorizzato a pensare di potere prendere in giro i siciliani. Inutile provare a cambiare le carte e dire, solo dopo la gravissima denuncia del presidente Musumeci, che le mascherine non erano per gli ospedali. Delle due l’una: o ci hanno preso in giro quando hanno annunciato l’invio di mascherine chirurgiche o non hanno proprio pensato di inviarcele. Nessuno di noi vuole fare polemica spicciola e siamo disponibili a comprendere le difficoltà, ma non si può accettare che si faccia finta di nulla».
Anche il presidente Nello Musumeci, durante una diretta su La 7, è stato molto duro nei confronti del governo nazionale sull’argomento, paragonando le mascherine inviate da Roma a panni per spolverare i tavoli. «Non si può andare in guerra con le fionde. Occorreva già ai primi di marzo requisire due-tre aziende per assicurare le produzioni. Si fa così quando si è in guerra, non si cerca il mercato, la Consip, la gara… In una condizione straordinaria si agisce con provvedimenti straordinari. La quinta-sesta forza economica del mondo non può pensare di partecipare a una gara internazionale per le mascherine e poi fare arrivare questi panni. Noi invece, siamo tornati all’autarchia e dobbiamo produrcele in proprio».