L’Anci Sicilia avanza, tramite i propri organismi nazionali, una piattaforma di richieste al governo nazionale per agevolare dal punto di vista della gestione delle finanze locali i comuni siciliani in vista di scadenze di bilancio che peserebbero sui cittadini ma anche sugli enti locali.
Ne abbiamo parlato con il vice sindaco di Marsala che ha anche la delega alle finanze.
Agostino Licari, tra le proposte avanzate dall’Anci c’è l’accantonamento dei debiti di dubbia esigibilità, che significherebbe per il comune di Marsala?
“Intanto voglio dire che l’iniziativa dell’Anci è altamente positiva, va nella direzione di quello che i comuni chiedono. Mi auguro che il governo nazionale comprenda che oltre alla esigenza di tipo sanitario, che comunque è prioritaria, ci sarà la difficoltà di tipo economico con ripercussioni sia sulla vista quotidiana dei cittadini che sulla gestione degli enti pubblici. Nello specifico della domanda i comuni chiedono che nel corso dei prossimi tre anni gli enti locali possano variare il bilancio di previsione per ridurre il fondo di crediti di dubbia esigibilità. Per il comune di Marsala significherebbe avere la possibilità di utilizzo di alcuni milioni di ero“.
Limiti al ricorso all’ anticipazione di liquidità è un’altra richiesta dell’Anci al governo nazionale.
“Anche questo è un provvedimento che condivido, anche se non riguarda direttamente il nostro comune. Si tratta, al fine di agevolare il rispetto dei tempi di pagamento, utilizzare ed elevare le anticipazioni di tesoreria a sei dodicesimi per ogni anno solare”.
Si propone l’utilizzo degli avanzi di amministrazione.
“L’ Anci chiede ai fini del ripristino degli equilibri di bilancio che scaturiscono dalla inevitabile contrazione delle entrate in questo periodo, di potere utilizzare le risorse destinate agli investimenti che risultano presenti alla data del 31 dicembre 2019”.
C’è anche una richiesta di superare una sorta di penalità.
“Sono d’accordo e anche qui non riguarda il nostro comune ma forse gli enti locali più grandi. A quanti non avessero rispettato alla data del fine in anno in corso i livelli minimi di copertura dei costi gestione, non deve essere applicata la sanzione dell’1% delle entrate correnti dell’anno 2018. Comunque in questo momento la priorità è quella di combattere e affrontare la questione sanitaria. Per i conti e i numeri ci sarà tempo. Ripeto quello che in tanti dicono, a cominciare dal nostro sindaco Alberto Di Girolamo: “Restiamo a casa”: