Coronavirus: scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo

redazione

Coronavirus: scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo

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mercoledì 04 Marzo 2020 - 12:39

Aggiornamento: Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ufficializzato la chiusura delle scuole e delle Università italiane “in via prudenziale” fino al 15 marzo. La notizia era nell’aria da ore, ma il Consiglio dei Ministri ha voluto confrontarsi con l’Istituto Superiore di Sanità in merito a “valutazioni tecniche a tutto campo sulla situazione emergenziale” legata al Coronavirus. Il governo aveva comunque maturato questo tipo di orientamento, anche per evitare di ritrovarsi con un Paese spaccato a metà, a seconda delle valutazioni adottare dalle diverse Regioni. L’ulteriore confronto con l’ISS pare abbia contribuito a superare le residue riserve ad adottare questo provvedimento che, chiaramente, comporterà modifiche sostanziali allo stile di vita di tutta la popolazione italiana per almeno dieci giorni. Allo stato attuale, tuttavia, è bene precisare che si parla di “sospensione delle attività” didattiche, per cui la “chiusura” delle scuole riguarda sicuramente gli studenti, ma probabilmente non inciderà sul personale scolastico che verosimilmente dovrà recarsi regolarmente nel proprio istituto. Nelle prossime ore, il governo tornerà a parlare per illustrare nel dettaglio i contenuti del decreto in via di stesura.

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Emergenza coronavirus: l’ipotesi sul tavolo del governo, che in questi minuti è riunito a Palazzo Chigi, è quello di chiudere le scuole in tutte le Regioni d’Italia per quindici giorni già da domani o, al massimo, da lunedì.

Nel caso in cui si decida di procedere in questa direzione, sarebbe il premier Giuseppe Conte a dare l’annuncio, forse anche nell’incontro con le parti sociali che si svolgerà nel pomeriggio a Palazzo Chigi.

Il governo è deciso ad affidarsi al parere della commissione scientifica. È una strada complessa, che avrebbe costi sociali enormi e che andrebbe spiegata alla popolazione, probabilmente con un intervento pubblico del presidente del Consiglio. Ma è una strada che comunque l’esecutivo starebbe valutando in questi minuti nel corso del vertice convocato dal premier nella sede di governo con tutti i ministri. Tra i nodi principali in corso di valutazione, la necessità di coordinare il rapporto con le Regioni, affidato al ministro Francesco Boccia, in modo da evitare che si proceda in ordine sparso (la competenza sulle scuole è di natura regionale).

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