E’ possibile una discussione serena

Gaspare De Blasi

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E’ possibile una discussione serena

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sabato 22 Febbraio 2020 - 07:06

Ogni anno di questi tempi ci inondano di dati relativi a vari risultati registrati nell’anno solare precedente.

Ci sono cose che lasciano il tempo che trovano. Per esempio: sono diminuite le deiezioni canine nelle grandi città. Non ci hanno spiegato o ci sarà sfuggito se la causa è da registrare all’aumentato senso civico dei proprietari che raccolgono i resti organici o se i nostri amici a quattro zampe soffrano di improvvise crisi di stitichezza. Altri sondaggi invece ci fanno piacere. Abbiamo appreso che nel 2019 si è arrestata l’emorragia dei lettori che acquistano le edizioni in carta stampata dei quotidiani, contestualmente anche all’aumento di libri venduti, mentre usando nuove piattaforme, la gente continua ad informarsi principalmente tramite TV.

Noi che apparteniamo ad un’ altra generazione guardiamo con affetto e forse anche con un pizzico di nostalgia questi dati (non quelli sui cani, si capisce). Ma c’è una tv che non ci piace: quella dei talk show dove tutti urlano e non si capisce nulla. Anche quando l’argomento è serio. Un nostro insegnante di tantissimi anni fa diceva sempre che chi urla più forte per cercare di affermare le proprie idee, non ne ha proprio.

E dire che si può fare informazione, anche di parte e con il contraddittorio, senza scadere in scurrilità. Chi ci segue in queste pluriennali note sa che noi molto raramente amiamo citare fatti che ci riguardano personalmente. Questa volta faremo uno strappo alla regola, sperando che ci capiate.

Invitati da Giovanni Robino, conduttore della trasmissione “Tempo di elezioni”che va in onda ogni giovedì sera su l’emittente La Tr3, abbiamo partecipato ad un lungo dibattito a cui hanno partecipato anche l’assessore all’Urbanistica del comune di Marsala Rino Passalacqua e l’imprenditore trapanese Peppe Bologna.

Si capiva subito che ognuno di noi aveva le sue idee sulle prossime elezioni comunali di Marsala e giustamente le difendeva anche con impegno. Ma non solo non sono volate parole grosse accompagnate da toni esacerbati, ma una sorta di fair play, non mieloso e neppure di facciata, l’ha fatta da padrone per tutta la puntata.

Era previsto nella scaletta del programma che i telespettatori intervenissero tramite whatsapp a dire la loro e a formulare domande. Ebbene non ci crederete, anche con la presenza in studio del rappresentante di giunta, i telespettatori senza rinunciare a fargli delle domande, non so se ci capite, complicate, il tono degli scritti era “normale”.

Siamo ritornati a casa convinti, e ci mancherebbe, che le nostre idee erano migliori di quelle degli altri. Ma il tono in cui il tutto si è svolto ci ha fatto pensare che un dibattito televisivo diverso di può fare. Complimenti a tutti, e adesso ritorniamo a Giletti…

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