Droni nelle aree protette, interviene la direttrice della Riserva di Trapani e Paceco

redazione

Droni nelle aree protette, interviene la direttrice della Riserva di Trapani e Paceco

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venerdì 21 Febbraio 2020 - 14:12

La direttrice della Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, Anna Giordano, ha inviato una nota in merito all’uso dannoso dei droni nelle aree protette. Ciò dopo che i Carabinieri hanno denunciato un cittadino marsalese che riprendeva con un drone i fenicotteri che scappavano a causa dell’apparecchio, nelle Riserve di Marsala, Trapani e Paceco.

“La bellezza della Natura è indiscutibile e attraverso le immagini si riesce a svelarne la magia, specialmente quando si colgono i momenti più ammalianti, quale può essere il volo degli splendidi Fenicotteri rosa. Sempre più spesso sui social, sulle testate giornalistiche, sui portali turistici, si trovano video con immagini realizzate con droni che volano a poca distanza da stormi di uccelli. Sono immagini indubbiamente bellissime ed emozionanti, occorre però sapere che per realizzarle si è provocata certamente la fuga di animali durante le loro attività di sosta, alimentazione, riproduzione. Sfugge quanto dannoso possa diventare – scrive la Giordano – riprendere con un drone, se non correttamente pilotato, i momenti di vita degli animali che vivono liberamente nel loro territorio, che erroneamente crediamo “nostro”. Il sorvolo con il drone provoca la fuga ed è un fattore di forte stress. Sugli uccelli migratori appena arrivati da lunghi viaggi, stanchi, dopo voli difficili, provoca l’allontanamento dal luogo prescelto per riprendersi dalle energie perdute e può provocare la morte per inedia. La fuga può portarli fuori da aree sicure, rischiando di morire in zone dove l’attività venatoria, spesso illecita, è la prassi. Durante il periodo riproduttivo il volo del drone vicino alle colonie o ai nidi degli uccelli ha effetti particolarmente drammatici: allontana i genitori dalle uova o dai piccoli, costretti ad inseguire e/o fuggire dal “predatore” ignoto, facendo facile preda per predatori veri, i piccoli inermi con il risultato di azzerare il successo riproduttivo di specie già in pericolo. In altri casi alcune specie possono tentare di difendere la prole attaccando il drone ferendosi mortalmente. L’uso del drone provoca un evidente, indiscutibile disturbo alla fauna, espressamente vietato dal regolamento. L’eventuale utilizzo, deve essere sempre autorizzato dall’Ente Gestore, previa richiesta scritta con finalità delle immagini, piano di volo e percorso da fare e solo a valle delle opportune verifiche in base al periodo e ai luoghi da sorvolare può o meno essere autorizzato. Senza autorizzazione è sanzionabile – precisa la direttrice -. Amare la Natura, vederla come è, in tutto il suo splendore, significa rispettarla in ogni sua forma, incluso il riposo, la ricerca di cibo, la riproduzione delle specie animali che in essa vivono. Si auspica che l’incauto diffondersi di riprese di voli di fenicotteri, quali quelle apparse recentemente su un noto social e già oggetto di sanzione amministrativa da parte dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo CITES di Trapani, cui va il nostro sentito ringraziamento, non provochino dannosi tentativi di emulazione”.

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