E’ arrivato oggi il gran giorno del “Black Friday”, almeno per chi se lo può permettere. Il meno temibile Venerdì Nero – a dispetto del crollo della Borsa di Wall Street nel 1929 – in Italia si è affermato timidamente lo scorso anno in maniera più “ordinata”, nonostante sia stata un’invenzione nata nel 2011 grazie a Apple. Quest’anno diversi negozi in tutta Italia hanno prolungato la sola giornata per sfruttare il periodo pre-natalizio di spese pazze. Pare che il Black Friday consumistico funzioni a detta di molti, sia negozianti che acquirenti, ma bisogna chiedersi, invece, se va realmente a vantaggio del piccolo negozio o degli Shop Online. Difatti, tra i prodotti più cliccati e cercati in rete per il Black Friday, vi sono la PS4 e altre diavolerie elettroniche di Apple e iPhone X.
I grandi marchi più ricercati sul web – tra cui Samsung, Hyundai, Ford, Mac, Dyson – secondo l’azienda britannica di search intelligence Captify, si concentrano su quattro aree di prodotti: tecnologia, giochi e giocattoli, moda e bellezza, auto. Ma non tutti sono molto d’accordo su questa pratica. Proprio per quello che dicevamo prima: i piccoli negozianti ne traggono beneficio? O sono costretti ad adeguarsi ad un mercato che è sempre più internazionale, dove il pesce grosso mangia quello piccolo? La Commissione per lo Sviluppo sostenibile dell’Assemblea nazionale francese, ha approvato un emendamento per introdurre il divieto delle campagne promozionali legate al “Black Friday”, in quanto una pratica che schiaccia la piccola economia favorendo gli sprechi. Sì perchè anche l’ambiente risente del “Venerdì Nero”, quando migliaia di imballaggi e di pacchi verranno spediti in tutto il mondo. E il consumatore? A dire il vero, colui che dovrebbe esserne avvantaggiato deve stare molto attento. Girano sul web diversi video in cui il prezzo – che dovrebbe essere quello di vendita – è accompagnato dal nuovo, scontato. Ma sotto, molto sotto le due targhette, si nasconde un’altra cifra… la stessa dello sconto! Quindi occhio al prezzo!