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Nella mattinata di lunedì, i Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto HAMAD Faiz tunisino classe 98 e RAMADAN Mohamed Alì Mohamed, egiziano classe 98 con precedenti di polizia entrambi senza fissa dimora, per il tentativo di rapina perpetrata ai danni di un giovane tunisino.
Nella notte precedente, infatti, in pieno centro, nei pressi di piazza Vittorio Emanuele a Trapani, i due avevano avvicinato il malcapitato, e dopo l’insistente richiesta di denaro, lo avevano colpito ripetutamente con un masso minacciandolo con un coltello. Il tempestivo intervento dei Carabinieri, sul momento non sufficiente a fermare gli uomini, ha portato alla loro individuazione, grazie alla minuziosa descrizione della vittima dei particolari riguardanti l’abbigliamento ed il coltello utilizzato dai malviventi, la mattina dopo. Essendo soggetti senza fissa dimora il lavoro degli investigatori risultava sicuramente più complesso ma dopo poche ore veniva individuato il nascondiglio dei due. Perquisita l’abitazione sono stati trovati il coltello ed alcuni indumenti indossati dai malviventi al momento della rapina..
I due soggetti, sottoposti a fermo, sono stati accompagnati presso la Compagnia Carabinieri di Trapani e, al termine degli accertamenti di rito, sono stati condotti alla Casa Circondariale Pietro Cerulli di Trapani a disposizione dell’Autorità giudiziaria fino all’udienza di convalida avvenuta ieri dove sono stati convalidati i fermi e disposta la custodia cautelare in carcere.
Il fermo del primo degli aggressori, Hamad Faiz, arriva al termine di settimane di continue e mirate ricerche. Il soggetto, infatti, si era già reso responsabile di un’altra rapina ad inizio settembre, ma al momento dell’irruzione dei Carabinieri si era dato alla fuga. Anche questa volta il tunisino al momento dell’irruzione ha provato a fuggire ma la prontezza dei Carabinieri, i quali sono riusciti ad afferrarlo per un piede quando era già uscito quasi del tutto dalla finestra del bagno, ha permesso di assicurarlo alla giustizia.