Il Vescovo, monsignor Domenico Mogavero, ha inviato una lettera a Carlo Giarratano, Comandante del peschereccio “Accursio Giarratano” che, qualche giorno fa, ha tratto in salvo 50 migranti in acque maltesi. «Ti scrivo per darti la mia convinta adesione al tuo gesto di soccorso di un barcone di migranti alla deriva nel Mediterraneo. Spero di inserirmi nella folta schiera di coloro che ti hanno espresso apprezzamento; ma temo che la schiera dei beffeggiatori sia più numerosa. Porta pazienza perché il tuo gesto è bello non perché passato sul consenso di un referendum, ma in quanto esaltazione del patrimonio umano, civile e culturale del nostro genio siculo»è un passaggio della lettera fatta recapitare al giovane Comandante. Mogavero e Carlo Giarratano (appartenente alla marineria di Sciacca) non si conoscono. «So perfettamente che non ti consideri né un eroe, né una mosca bianca. Per te e per quelli come te non esiste che uno sia in pericolo e chi gli passa accanto si volti da un’altra parte; è doveroso fare agli altri quello che si vorrebbe fatto a sé in situazioni simili. Viva la gente di mare. Viva la legge del mare», conclude Mogavero.
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