Ieri mattina nei locali della prefettura è stato ufficialmente firmato l’atto di concessione d’uso della Chiesa di Santo Stefano dalla Prefettura di Trapani al Comune di Marsala. Sono stati il vice prefetto vicario Baldassare Ingoglia e il capo dell’ufficio tecnico, Luigi Palmeri, a firmare l’atto che avrà una validità di 19 anni.
“Desidero ringraziare la Prefettura di Trapani per avere concesso in comodato d’uso questa importante Chiesa che da tanti anni è chiusa. Da parte nostra contiamo di farne un ulteriore polo culturale assicurandone sia la manutenzione straordinaria che quella ordinaria”, afferma il sindaco Alberto Di Girolamo.
L’immobile religioso, di proprietà del Fec, è ubicato all’angolo fra la via Sarzana e la via Frisella con ingresso da quest’ultima via. E’ stato il Ministero dell’Interno ad autorizzare la stipula dell’atto di concessione in comodato d’uso con la precisa indicazione che la Chiesa venga utilizzata per attività socio-culturali e didattiche. L’edificio di culto inoltre dovrà essere disponibile per la diocesi di Mazara del Vallo anche per iniziative di carattere religioso. Nei mesi scorsi, tanti marsalesi hanno avuto la possibilità di entrare all’interno della Chiesa di Santo Stefano nelle giornate di primavera del Fai.
La Chiesa Santo Stefano fu fatta costruire dal nobile marsalese Stefano Frisella in onore del santo di cui portava il nome. La bellezza degli interni si unisce ad un percorso sotterraneo che si ricollega alla vicina Chiesa dell’Itriella. Fa parte di un complesso edilizio che comprende anche il monastero omonimo, che oggi ospita la Scuola Media “Pipitone” e il Liceo Classico.