Peggiora di mese in mese il dato sui flussi in entrata e uscita dall’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Impietosi, ancora una volta, i numeri pubblicati nell’ultimo rapporto di Assaeroporti: nel mese di giugno i passeggeri sono stati 37.635, con un calo del 6,4% rispetto al 2018. Più contenuta la flessione per quanto riguarda gli stranieri (-3,2%, pari a 11.903 unità), mentre gli italiani sono stati 24.054 (il 7,8% in meno rispetto a giugno 2018).
Se giugno, come detto, è stato a dir poco deludente, la preoccupazione per le sorti di Birgi cresce ulteriormente guardando i dati del primo semestre 2019: complessivamente i passeggeri in partenza o in arrivo al “Vincenzo Florio” sono stati 203.856, con un calo del 12,6% rispetto al primo semestre del 2018. Per altro, va sottolineato che lo scorso anno i primi sei mesi erano stati a loro volta disastrosi per Birgi, con un crollo del 65% rispetto alla prima metà del 2017. Di questo passo, dunque, diventa difficile immaginare di poter raggiungere anche i 480.524 passeggeri del 2018. Per un aeroporto che era arrivato a quasi 2 milioni di passeggeri, si tratta di un ridimensionamento sempre più drastico, alimentato da errori di management, contingenze e scelte infelici da parte dell’azionista di maggioranza. I risultati sono gli occhi di tutti e a parlare sono soprattutto i tabulati degli operatori turistici, che lamentano un inizio d’estate da record negativo per le proprie attività ricettive.
Per avere un raffronto con gli altri scali siciliani, a giugno i passeggeri che hanno scelto collegamenti aerei con Catania e Palermo sono aumentati del 7,4%, mentre Comiso, ha perso il 31,2% rispetto al 2018, ma conta sulla fusione con la società di gestione dello scalo etneo che dovrebbe portare presto alla costituzione della rete aeroportuale della Sicilia Orientale. Considerando il primo semestre 2019, Fontanarossa registra un lusinghiero +9%, mentre Punta Raisi vanta un incremento del 7,5% rispetto ai primi sei mesi del 2018. In attesa di notizie sul fronte politico, a proposito delle scelte di Musumeci sul Consiglio d’amministrazione di Airgest, si prevede una giornata “calda” nei cieli e negli scali italiani, con la giornata di sciopero nazionale del trasporto aereo prevista per oggi che potrebbe determinare ritardi e disagi da Nord a Sud.