Da diversi anni si sente spesso parlare di “efficientamento energetico”. Una parola nuova dietro la quale si cela un grande impegno: ridurre i consumi di energia. Le Istituzioni hanno lentamente iniziato gli interventi, mirando soprattutto all’ammodernamento degli impianti di illuminazione pubblica. Cittadini ed imprese sembrano procedere più velocemente su questa strada: i costi crescenti dell’energia pesano sempre di più sui bilanci familiari e produttivi, e ciò rappresenta un fortissimo incentivo sia per il ricorso alle rinnovabili sia per l’incremento di efficienza.
Ci siamo chiesti in che modo, da semplici cittadini, possiamo attivare comportamenti virtuosi, e ne abbiamo discusso con Vincenzo Frazzitta, architetto e amministratore di Mondo Energia, società specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti ad alta efficienza energetica.
Vincenzo, cosa significa efficienza energetica?
È un concetto semplicissimo: utilizzare la minore quantità possibile di energia per ottenere un determinato risultato. L’esempio più banale ci viene dal confronto tra le tradizionali lampadine a incandescenza e le nuove lampade a led: per illuminare allo stesso modo una stanza, ieri servivano 150 watt, oggi sono sufficienti 15-20 watt. Efficienza significa scegliere il dispositivo che consuma meno.
Questo principio è applicabile per qualsiasi impiego di energia, ma anche per la sua stessa produzione o, meglio, conversione.
Immaginiamo che questo concetto abbia risvolti importanti, per i consumi domestici. Le nostre abitazioni sono ben illuminate, piene di piccoli e grandi elettrodomestici ed in genere climatizzate. Possiamo essere più efficienti, tra le nostre mura?
Beh… intanto cambiamo tutte le vecchie lampadine, ricordiamo sempre di spegnere tutto ciò che non serve e cominciamo a pensare a nuove soluzioni. Noi ci occupiamo di climatizzazione… parliamo di pompe di calore, un ottimo esempio di efficienza nella conversione di energia da una forma ad un’altra. Come funziona? L’aria “contiene” una grande quantità di energia termica, quale che sia la sua temperatura, anche molto bassa. La pompa di calore, sfruttando lo stesso principio di un frigorifero, cattura questa energia latente nell’atmosfera esterna e la rende disponibile per scaldare o raffreddare altra aria o acqua. Ecco perché un impianto a pompa di calore può svolgere, da solo, tre funzioni: raffrescamento, riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Ma consuma energia elettrica… dove sta il vantaggio?
Nell’elevata efficienza di questo sistema: l’energia elettrica utilizzata da una pompa di calore è notevolmente inferiore a quella che si ottiene dall’ambiente esterno. Con un kilowatt di energia elettrica si producono 4 Kw di energia termica, utilizzando una fonte rinnovabile… l’aria.
Se l’impianto viene completato con l’installazione di pannelli fotovoltaici, in pratica si chiude il cerchio: l’energia elettrica prodotta a costo zero copre il fabbisogno complessivo di un’abitazione, compreso il consumo della pompa di calore, e tutta l’energia che si utilizza proviene da fonti rinnovabili. Se si acquista una cucina con piani cottura a induzione si può rinunciare definitivamente al gas, il cui costo, soprattutto in zone non servite dalla metanizzazione, incide notevolmente sul bilancio familiare.
Quali sono i costi di un impianto di questo genere?
Variano in funzione di diverse variabili. La pompa di calore può essere installata su un preesistente impianto di riscaldamento tradizionale a radiatori, oppure collegata ad un impianto più innovativo, a pavimenti radianti, in caso di nuova costruzione o ristrutturazione rilevante.
Bisogna ragionare in termini di investimento, piuttosto che di semplici costi. Dirigersi verso l’efficienza energetica significa risparmiare risorse, nel presente e nel futuro. In quest’ottica, è importante valutare congiuntamente l’entità dell’investimento, il risparmio netto per la produzione di energia nella vita utile e il maggior benessere che deriva da una climatizzazione a tecnologia avanzata.
Oltretutto, le pompe di calore hanno costi di manutenzione sensibilmente inferiori rispetto a una caldaia a gas, e i pavimenti radianti praticamente non necessitano di manutenzione e durano almeno 40-50 anni.
Si tenga conto che quasi tutti gli interventi mirati ad un incremento dell’efficienza energetica e al ricorso a fonti rinnovabili godono di agevolazioni statali abbastanza consistenti.
Il mercato delle rinnovabili sembra piuttosto affollato, e caratterizzato da una concorrenza agguerrita. Il consumatore ha le necessarie conoscenze per sapersi orientare?
Non sempre, e comunque si rischia spesso di lasciarsi trascinare da offerte standardizzate allettanti, senza una valutazione approfondita e personalizzata. L’approccio di Mondo Energia è basato, prima di tutto, sulla consulenza: proprio perché si tratta di un investimento, riteniamo fondamentale analizzare la situazione esistente e proporre una gamma di soluzioni, accomunate da una visione progettuale dettagliata e da una propensione alla massima qualità nella scelta dei macchinari e dei componenti.