Il pianto di Muhammad che interrompe il suo racconto, può dare l’idea delle forti emozioni vissute ieri a Marsala in occasione della presentazione di “Eldorato”, cui hanno assistito anche molti immigrati ospiti delle locali comunità. La loro umanità è la protagonista nel progetto di Giovanni De Gara che, dallo scorso anno è in giro per l’Italia e che ha fatto tappa a Marsala. Unito al racconto fotografico di Francesco Malavolta, la solidarietà di cui è intriso “Eldorato” ha calamitato l’attenzione di cittadini e visitatori che hanno gremito la sala conferenze del Museo Lilibeo di Baglio Anselmi.
Qui, gli interventi del direttore del Parco archeologico Luigi Biondo, del sindaco Alberto Di Girolamo, del vescovo Domenico Mogavero, dell’assessore Clara Ruggieri. Tutti hanno manifestato un plauso all’iniziativa, al messaggio che contiene: aprirsi agli altri, non parlarne solo in termini di emergenza, abbattere i muri a partire da quelli culturali. Concetti che, introdotti dall’architetto Giulia Russo – appassionata coordinatrice dell’evento – sono stati poi declinati dall’artista De Gara e dal fotogiornalista Malavolta. Al termine della presentazione, il trasferimento nel vicino piazzale di San Giovanni al Boeo per ammirare “l’oro” sul portale della Chiesa che si affaccia sul mare. Per la sua realizzazione Giovanni De Gara utilizza le coperte isotermiche, proprio le “vesti dorate” che accolgono i naufraghi del Mediterraneo. La “preghiera del migrante”, letta dal vescovo Mogavero, ha concluso la significativa giornata lilibetana nel nome dell’accoglienza.
Su disposizione di don Francesco Fiorino, rettore della Chiesa di San Giovanni, il “portale dorato” si potrà ammirare nel corso dei prossimi festeggiamenti dedicati al Santo compatrono della Città di Marsala (20/24 Giugno).