Si procede a grandi passi verso la ricostituzione del Consorzio del Vino Marsala. Nei giorni scorsi presso i locali di Palazzo Fici, un momento di incontro e di proficuo confronto tra i titolari di grandi e piccole aziende vitivinicole e Carlo Alberto Panont direttore di consorzi di tutela dei vini di tante denominazioni italiane più o meno grandi, ma generalmente di peso, (ha avuto anche incarichi ministeriali a Roma). A coordinare i lavori il notaio Salvatore Lombardo, Presidente dell’Associazione Strada del Vino Marsala Terre d’Occidente. Tutti insieme con grande impegno ed entusiasmo si stanno attivando per fare rinascere il Consorzio del Vino Marsala che ha lo scopo di tutelare, promuovere, valorizzare, informare il consumatore e curare gli interessi generali della Doc “Marsala”.
E’ stato così abbozzato lo statuto che sarà sottoposto all’attenzione del Ministero dell’Agricoltura per seguire le direttive volte alla tutela e alla salvaguardia del vino Marsala da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni tutelate e comportamenti comunque vietati dalla legge. “Un incontro – ha sottolineato l’esperto tecnico del sistema dei consorzi italiani – che sapevamo essere importante perché è figlio di una serie di storie lunghe. Il Marsala è una denominazione storica che ha una genesi nella storia del vino italiano e quindi sapevamo che questo incontro andava preparato, pesato, ponderato, (in cui anche le virgole hanno un loro peso) in quanto i produttori sono diversi, un interesse non solo più di una denominazione, ma di una intera comunità che in sostanza ha nel “marsala” la sua espressione . Ritengo positivo questo incontro – ha evidenziato Carlo Alberto Panont perché abbiamo, probabilmente, trovato anche, il sistema di mantenere la denominazione nella storia e quindi nella storia dei “marsalisti” dandogli anche quella forte valenza agricola che ha con l’apporto dei produttori di uva. Successivamente, una volta che questa possibile bozza ci viene data perfettibile, dobbiamo riunirci con la filiera uva, vino, bottiglia per avviare un atto costitutivo del consorzio con un statuto costitutivo e poi procedere con l’insediamento del primo consiglio di amministrazione e da qui le attività. I tempi? Dipenderanno dai produttori, prima dell’inizio e della vendemmia”.
Soddisfatto anche il notaio Salvatore Lombardo che dice: “Con questo incontro compiamo un ulteriore passo avanti verso la ricostituzione del Consorzio. Oggi con grande serenità si è, sostanzialmente, approvato lo statuto che lo regolerà, salvo modifiche del ministero sorvegliante. Il prossimo passo sarà l’atto costitutivo. Speriamo di concludere l’intero iter entro i prossimi 15 giorni di giugno. Quello che mi ha colpito in queste riunioni è, al di là di una logica dialettica ed un confronto di idee tra le varie aziende, la voglia di esserci e di ridare vita ad un organismo che si ritiene importante, fondamentale per il rilancio della più vecchia Doc d’Italia, del vino Marsala. Se dal mattino si vede il buongiorno, c’è da essere fiduciosi…”.