Due ragazzi comminano, mano nella mano, in una strada di Bergamo. Sono due adolescenti. Evidentemente si vogliono bene, girano per le vie del centro. Non hanno spinelli, non stanno bevendo alcolici, non disturbano. Sono apparentemente sereni e felici. Uno è di nazionalità nigeriana, la ragazzina è invece italiana. Ma questo conta poco per chi, in maniera spontanea ha deciso di piacersi e di stare assieme.
Nel civilissimo (quante volte l’abbiamo detto…) nord, arrivano un paio di ragazzi più grandi che cominciano ad importunare i due indirizzando alla ragazza epiteti pesanti e volgari. Pensateci un attimo, voi al posto del fidanzato come vi sareste comportati? Ecco è proprio quello che il giovane ha fatto. Ha reagito, prima con qualche parola, poi con alcuni spintoni. La ragazzina impaurita ha cercato di portare via il suo ragazzo. Le donne, lo sosteniamo da sempre, anche quando sono ancora piccole, hanno sempre più buon senso degli uomini (ci sarebbero certe esponenti della politica, ma pazienza non tutte le ciambelle riescono con il buco).
Ritorniamo alla cronaca: i due vanno via, uno dei molestatori, preso da un raptus, estrae un coltello (ma camminano armati a Bergamo? Hanno già recepito la legge “Salvini”?) e colpisce il giovane fidanzato alle spalle. Sangue, grida e corsa in ospedale. Il ragazzo è fortunatamente fuori pericolo, solo ferite lievi. Gli aggressori sono riusciti a fuggire (noi adesso tifiamo per le telecamere dei negozi che li avranno sicuramente ripresi…), la giovane invece è sotto shock. Storie di ordinaria follia, penserete voi. Neanche per sogno. Sentite il seguito: il giovane extra comunitario ferito dovrà ora vedersela con la giustizia. I carabinieri lo hanno infatti denunciato perché è un irregolare sul territorio italiano. Dovrà essere rimpatriato? Dovrà affrontare le conseguenze della legge? Magari per qualcuno dovrebbe pure pagare le spese mediche per curasi dalle coltellate che ha ricevuto?
Comunque la pensiate se questo è un mondo civile, noi vi diciamo che preferiremmo non viverci.