Trapani: capillare operazione antidroga, fermata una vera e propria associazione che operava nel Sud Italia

redazione

Trapani: capillare operazione antidroga, fermata una vera e propria associazione che operava nel Sud Italia

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lunedì 06 Maggio 2019 - 12:55

Nella mattinata odierna, personale dell’Aliquota Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, coadiuvato da personale della Squadro Mobile di Trapani, su delega della DDA di Palermo, ha notificato nei confronti di:
1. Parolisi Luigi nato a Napoli il 24.09.1985 residente di Palermo
2. Voi Massimiliano nato a Trapani l’1.11.1975 e ivi residente
3. Galia Mariano nato ad Erice (TP) il 4.3.1989 e residente a Trapani
l’Ordinanaza applicativa della misura cautelare della Custodia cautelare in carcere.

Per Voi Antonio nato ad Erice (TP) il 13.10.1996, residente a Trapani, è stata applicata l’Ordinanaza della misura cautelare degli Arresti domiciliari con braccialetto elettronico, per Rinaudo Giuseppe nato ad Erice (TP) il 1.08.1990, Baiata Annibale nato ad Erice (TP) il 24.05.1984, entrambi residenti a Trapani, è stata applicata l’Ordinanaza della misura cautelare dell’Obbligo di dimora nel Comune di residenza, per il primo con prescrizione del divieto di uscire dalla propria abitazione dalle ore 21.00 alle ore 07.00, per entrambi con ulteriore prescrizione di non allontanarsi dal territorio di residenza senza preventiva autorizzazione del Giudice.
Il provvedimento disposto dal GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della D.D.A. di Palermo, è consequenziale all’attività di indagine esperita dall’Aliquota Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Trapani nei confronti di un professionista trapanese; attività nel corso della quale si sviluppava uno specifico filone di indagine che
consentiva di individuare una associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti capeggiata da VOI Massimiliano ed operante nei territori trapanesi e palermitani con canali di approvvigionamento in Calabria e Campania.
Il filone investigativo veniva stralciato dall’originario procedimento penale e trasmesso per competenza alla ODA di Palermo che richiedeva l’Ordinanza cautelare in oggetto.

Il lavoro degli investigatori, attraverso conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate, ha permesso di accertare che il sodalizio criminale capeggiato da VOI Massimiliano e GAliA Mariano curava il reperimento dello stupefacente dai fornitori, organizzando viaggi a tale scopo individuando di volta in volta il mezzo di trasporto ed il relativo autista conducente, gestendo i
locali utilizzati come punto di riferimento dello spaccio, e mantendedo i contatti con i singoli acquirenti e realizzando numerosi episodi di spaccio anche a domicilio;
Il PAROLISI partecipava all’associazione assicurando una stabile fonte di approvvigionamento dello stupefacente tipo cocaina e hashish, provvedendo anche al trasporto materiale della droga acquistata, nonché adoperandosi per conseguire ulteriori canali di fornitura presso ìl territorio palermitano, campano e calabrese, anche partecipando con altri sodali ai viaggi presso tali luoghi;
VOI Antonio partecipava all’associazione mantenedo i contatti con i singoli acquirenti dello stupefacente, curando la trasmissione dei messaggi ed informazioni tra i sodali ed effettuando plurime condotte di spaccio anche nel periodo di detenzione del padre VOI Massimiliano e di GALIA recandosi in territorio calabrese per approvvigionarsi di stupefacente; RINAUDO invece, partecipava all’associazone mettendo a disposizione della stessa l’autovettura intestata ad altro soggetto, ma da egli in
uso, accompagnando i sodali nel corso di diverse trasferte dirette all’approvvogiomameto di stupefacenti o comunque a ricognizioni preordinate a detto approvvigionamento; BAIATA partecipava mettendo a disposizione della stessa la propria autovettura sia per consentire ai sodali di raggiungere i singoli consumatori per lo spaccio sia in occasione delle trasferte per l’approvviginamento di stupefacenti anche partecipando egli stesso alle trasferte ed infine supportando l’organizzazone reperendo quanto necessario per il taglio della cocaina.
Gli elementi di prova atti a fondare il quadro indiziario si riferiscono a fatti avvenuti a Palermo, Trapani ed in luoghi imprecisati in Calabria e Campania a partire dall’anno 2014.

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