La “Processione dei Misteri Viventi” del Giovedì santo: una rappresentazione degna dei migliori teatri

Chiara Putaggio

La “Processione dei Misteri Viventi” del Giovedì santo: una rappresentazione degna dei migliori teatri

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sabato 20 Aprile 2019 - 06:00

Una direzione artistica ispirata alla pace in cui brillano le donne: Luana Rondinelli, Eleonora Bongiorno, Loredana Salerno e Manuela Mezzapelle

Un intenso e suggestivo spettacolo all’aperto dove un intero centro storico diventa palcoscenico di una sceneggiatura degna dei migliori teatri. Una delle più belle rappresentazioni degli ultimi decenni quella inscenata in occasione del giovedì santo 2019. Una cosa accomuna il lungo fiume di attori, comparse, figuranti: una sorta di armonia leggera e acuta al tempo stesso, una cura che quest’anno ha avuto il sapore della fede e della devozione. Bellissimi i costumi, in molti casi nuovi, ma mai fuori dalle righe, mai irrispettosi della profonda crisi di questi tempi.

Tra le novità di quest’anno emerge l’esorcismo. Gesù compare innanzi al lungo corso della “Processione dei Misteri Viventi”, con la sua mano issata verso il cielo a scacciare il demonio che si è impossessato di un fratello. È una scena forte eppure non crea scandalo, non spaventa… racconta ed evoca, lasciando un ricordo che rimane. Torna il cenacolo degli apostoli, e, a sorpresa (e non senza commenti a mezza bocca tra gli astanti) ritorna la recita del Padre Nostro. Gli appassionati della processione ricorderanno bene che nel 2015 la preghiera che Gesù ci ha insegnato era stata tolta in quanto collocata temporalmente in una fase della vita del Messia molto lontana dalla Passione. Eppure la rappresentazione appena trascorsa conserva un profondo spirito di pace. Lo si legge negli sguardi dei partecipanti, nell’attenzione destinata agli animali. Mai come quest’anno si erano visti centurioni così attenti alla cura dei loro cavalli, spesso disturbati da incaute signore col passeggino, ma sempre prontamente chetati dai cavalieri. Ottima la macchina della sicurezza, con vigili urbani, carabinieri praticamente ovunque che ha consentito uno svolgimento sereno della manifestazione.

Brillano le donne: Luana Rondinelli, Eleonora Bongiorno, Loredana Salerno e Manuela Mezzapelle rispettivamente Claudia, Maddalena, Maria Addolorata e l’adultera. “Grazie grazie grazie – scrive Luana Rondinelli che dopo aver calcato i più noti palcoscenici nazionali è tornata a casa, a Marsala, per interpretare un’illuminata Claudia che commuove e strappa applausi – davvero sono stata inondata dal vostro affetto, è stata una bellissima emozione, volevo ringraziare il VII gruppo con cui ho condiviso questa bella e prestigiosa esperienza ma soprattutto mio marito Ponzio Pilato (grandissimo Demetrio Rizzo). Il grazie più grande a Massimo Licari (direttore artistico) che ci ha seguiti con amore e che mi ha permesso di ritornare in processione, grazie a Caterina De Vita, paziente e precisa, a Don Giacomo (Marino, parroco) per me molto importante, al nostro priore Gianluca D’Amico instancabile! A tutta la confraternita di sant’Anna che mi ha fatto sentire a casa, a tutte le consorelle che hanno creato quel magnifico abito, ne sono onorata, a Claudio Amato sempre presente, a tutta la gente di Marsala che ha avuto un pensiero per me!”.

Una considerazione è immancabile: una rappresentazione sacra che affonda le sue radici nel 1600, e poi così curata, attenta, rispettosa, ben fatta meriterebbe una migliore promozione, una maggiore diffusione sui network almeno nazionali e una presentazione con almeno un mese di anticipo, allo scopo di essere inserita nei percorsi turistici ad ampio raggio. I marsalesi sono rimasti sicuramente estasiati, ma è da egoisti e miopi non condividere tale bellezza con il mondo.

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