Il deputato regionale all’attacco di Faraone. “La nuova dirigenza valuterà se sono state rispettate le regole”
Al di là del risultato nazionale e della buona partecipazione ai seggi, il risultato delle primarie del Pd sembra destinato a ridisegnare i rapporti di forza in Sicilia. A partire dalla segreteria regionale, dove la leadership di Davide Faraone potrebbe avere i giorni contati. A confermarlo, senza troppi giri di parole, è il deputato regionale Baldo Gucciardi, sostenitore di Nicola Zingaretti e da mesi in rotta con il senatore palermitano.
Cosa cambia adesso per il Pd?
Cambia tutto. Non sarà più un partito rappresentativo dei cerchi magici, ma un partito aperto, come dimostrato dalla volontà dei cittadini. Il 66% raggiunto da Zingaretti in provincia di Trapani testimonia la bontà di una proposta politica a prescindere dalle scelte di tanti dirigenti, che dal segretario regionale a tanti ex parlamentari sono andate in altre direzioni. In questi mesi abbiamo subito anche lo sfregio indecente di essere buttati fuori dagli organismi di garanzia: non deve più accadere. Un partito ha l’obbligo di ascoltare le esigenze delle famiglie e dei cittadini. Il tempo che viviamo richiede un’analisi non superficiale e pensieri lunghi per affrontare le problematiche legate al mondo del lavoro e alle famiglie. Ieri non hanno vinto le tessere, ma le persone in carne e ossa. Io non ho partecipato volutamente a questa competizione elettorale, ho fatto solo le mie proposte, con le difficoltà imposte da quest’organismo di garanzia. Oggi è tutto finito. Noi non siamo per rappresaglie perverse reciproche, vogliamo un partito che faccia il partito. Nasce un nuovo Pd, con Nicola Zingaretti non succederà più quello che è successo in questa provincia e in Sicilia.
E’ un risultato che potrebbe mettere in discussione la leadership regionale di Davide Faraone?
I risultati di tutte le province siciliane testimoniano che Nicola Zingaretti ha la maggioranza ovunque. A noi è stato impedito di fare un congresso e siamo stati oggetto di scelte incomprensibili e arroganti. Il nuovo gruppo dirigente nazionale valuterà se sono state rispettate le regole.
Cosa accadrà in provincia di Trapani? C’è la candidatura di Lombardino alla guida del partito e le campagne elettorali per le amministrative e le europee sono ormai dietro l’angolo…
Aspettiamo che la nuova segreteria ci dica cosa fare in modo da poter svolgere percorsi democratici che naturalmente non potranno avvenire con questi organismi di garanzia.
A Marsala il partito è senza guida da tempo, tra le dimissioni di Antonella Milazzo e quelle del commissario Domenico Venuti…
Anche quest’argomento è competenza della segreteria regionale. Aspettiamo qualche altro giorno per avere indicazioni precise su quel che accadrà.