La Cgil e lo Spi Cgil di Trapani esprimono forte preoccupazione per l’imminente chiusura dell’Istituto geriatrico Ipab “Rosa Serraino Vulpitta”, per la sorte degli anziani, che dovranno essere accolti in strutture private, e delle lavoratrici e dei lavoratori che perderanno l’occupazione.
Il prossimo 20 gennaio gli ospiti dell’Opera Pia, una trentina in tutto, saranno improrogabilmente dimessi e la storica Casa di riposo sarà chiusa per la “grave situazione di dissesto economico e gestionale”.
“L’Ipab Rosa Serraino Vulpitta di Trapani – si legge nella lettera che il Commissario straordinario Marco Fiorella ha scritto alle famiglie – a causa della grave situazione economica gestionale non riesce più a perseguire i propri fini assistenziali istituzionali. Pertanto si comunica che gli ospiti verranno dimessi entro il 20 gennaio, per cui si invitano le famiglie, con l’urgenza del caso, alla presa in carico del medesimo per un trasferimento di esso in altra struttura.”
“Riteniamo gravissimo – dice il segretario generale dello Spi Cgil Franco Colomba – che le famiglie abbiano ricevuto la lettera in cui l’Istituto comunicava le dimissioni degli ospiti il 16 gennaio, ovvero solamente quattro giorni prima il termine ultimo entro il quale la struttura interromperà il servizio di assistenza. Seppur tra i compiti dell’Ipab non rientra quello di individuare una nuova struttura in cui trasferire gli anziani è pur vero che le famiglie si trovano a dover fronteggiare, da sole e in tempi molto stretti, una situazione di emergenza. All’interno del Serraino Vulpitta vivono anche anziani che non riescono a far fronte al pagamento della retta, di cui si fa, pertanto, carico il Comune. Molti anziani non potranno, dunque, permettersi economicamente il trasferimento in una casa famiglia privata. L’appello che rivolgiamo alle autorità competenti – conclude Colomba – è quello di trovare soluzione a una situazione di grave disagio per gli anziani e per le loro famiglie”.
La Cgil lancia anche l’allarme occupazione: è emergenza anche per gli undici lavoratori, da dieci mesi senza stipendio, che a causa della chiusura dell’Ente perderanno il posto di lavoro.
“In una provincia – dice il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona – in cui i livelli occupazionali sono pesantemente compromessi e la ricollocazione nel mondo del lavoro è molto complessa, non possiamo permetterci di perdere un solo posto di lavoro. Il Serraino Vulpitta è per la città di Trapani una storica struttura che svolge una importante funzione sociale. Chiediamo un urgente intervento del sindaco Giacomo Tranchida e della Regione per scongiurare la chiusura dell’Ente, per salvaguardare i posti di lavoro e per consentire ai dipendenti il recupero degli stipendi arretrati.