I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, nella giornata del 1 dicembre, hanno eseguito una ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale per i minorenni di Palermo, nei confronti del cittadino tunisino Zaoali Mohamed Brahim cl. 2000 ( all’epoca dei fatti criminosi accertati minorenne).
Al neo maggiorenne, con l’odierno provvedimento cautelare personale, emesso del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Palermo, è stata accertata la responsabilità della rapina in danno di due quindicenni mazaresi.
La notte del 16 settembre scorso, due giovani (di cui uno minore) a bordo di uno scooter raggiungevano in via Toscanini a Mazara del Vallo due minori che si trovavano in quel momento a passeggiare per le vie del paese. Il passeggero, alla vista dei ragazzini, scendeva dal ciclomotore e andava incontro alle vittime, mentre il conducente del ciclomotore proseguiva la sua corsa.
La prima ricostruzione dei fatti consentiva di comprendere come le vittime, quella notte, fossero state derubate di un orologio e della somma di settanta euro prelevata presso uno sportello bancomat attraverso una carta di credito prepagata nella disponibilità di uno dei minori. In sintesi, il malfattore, dopo aver agganciato le persone offese le percuoteva e – dietro continua costrizione fisica – le costringeva a recarsi allo sportello bancomat più vicino per prelevare il denaro contenuto nella carta prepagata per poi darsi alla fuga.
In quella stessa giornata, i genitori delle giovani vittime, informati dagli adolescenti della rapina subita nella notte appena trascorsa, li accompagnavano dai Carabinieri della Stazione di Mazara del Vallo per denunciare l’accaduto.
Da quel momento sono state avviate mirate attività di indagine che hanno permesso di identificare uno dei due autori coinvolti in quella rapina nell’odierno Zaouli.
In particolare, dall’acquisizione delle numerose immagini estrapolate da telecamere di sistemi di videosorveglianza è emerso come il malvivente, nel percorrere a piedi l’itinerario per raggiungere lo sportello bancomat con fare “da bullo”, afferrasse al collo i malcapitati che per paura di essere ulteriormente picchiati desistono dal reagire.
Il giudice di Palermo, quindi, concordando con le risultanze probatorie acquisite dai Carabinieri disponeva la custodia cautelare in carcere dello Zaouli il quale veniva arrestato e tradotto presso l’istituto penitenziario per minorenni di Palermo.