Nella mattinata odierna, come preannunciato da diversi giorni, il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, sarà all’aeroporto di Trapani Birgi per una visita istituzionale. Il governatore malgrado lo scalo trapanese sia al centro di numerose polemiche relative al bando di assegnazione delle ritte e per ultimo dalla possibile ventilata ipotesi di fusione tra l’Airgest e la Gesap di Palermo, ha deciso di non incorare la stampa e quello che a noi sembra peggio, neppure i sindaci della provincia. Probabilmente si vedrà con i l presidente e componenti del cda dell’Airgest. Intanto Il “Comitato per il Monitoraggio e la Salvaguardia dell’Aeroporto di Trapani” ha annunciato un sit in davanti allo scalo del Vincenzo Florio e pubblicato sul proprio sito facebook una lettera che consegnerà al presidente.
Pubblichiamo di seguito il testo
Gentile Presidente,
come ben saprà, il ridimensionamento dell’aeroporto di Trapani è causa di forte disagio territoriale legato alla compressione della nascente economia turistica, all’ulteriore isolamento della provincia e, in generale, alla menomazione di quella mobilità sancita e protetta dalla stessa Costituzione Italiana in uno dei suoi articoli caposaldo:
Art 3. : E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Con una ferrovia che impiega 4 ore per raggiungere Palermo e il trasporto su gomma limitato a 5 corse giornaliere (per Punta Raisi, di cui nessuna dopo le 22.00 o prima delle 8.00) appare evidente come la provincia di Trapani sia un’isola dentro l’isola.
Per questo motivo, come territorio trapanese, scevri da affiliazioni politiche alcune, approfittiamo della sua presenza per chiederle:
– Di farsi portavoce delle istanze del territorio presso tutte le sede opportune, Parlamento nazionale in primis, per trovare una soluzione all’isolamento in cui versa il territorio trapanese (alleghiamo proposta del dott. Alessandro Riolo sulla rimodulazione delle addizionali comunali sui diritti di imbarco);
– Di farsi ambasciatore presso il Sindaco di Palermo, dott. Leoluca Orlando, affinchè si velocizzi l’iter di fusione tra gli aeroporti di Punta Raisi e Birgi, con conseguente ottimizzazioni di costi, programmazione e gestione profittevole in economia di scala;
– Di riuscire a negoziare, nella predetta fusione, condizioni per Birgi che rendano lo scalo competitivo e auto-sufficiente ad esempio, contrattando quel numero minimo di passeggeri di cui si parla da anni e che renderebbero l’aeroporto di Trapani non più in passivo (con conseguente intervento finanziario della Regione) ma in utile;
– Di verificare che, fatta la fusione, Trapani non sia venduta esclusivamente come uno scalo per raggiungere Palermo (la cosiddetta terza pista di Palermo) ma che abbia una propria identità di marketing territoriale, per attirare tutti quei turisti in grado di dare ossigeno economico a una delle aree più povere dell’intera Europa.
Nel ringraziarla per averci ricevuto, Il territorio le augura buon lavoro, nell’ottica di una reciproca e proficua collaborazione.
Birgi, 30/11/2018
Il Comitato per il Monitoraggio e la
Salvaguardia dell’Aeroporto di Trapani