Si è tenuta l’udienza a carico di due imputati che sono accusati di avere causato danni fisici a Z.V., dipendente comunale. Oggi dovevano essere ascoltati i due uomini, sia C.G. che C.I. All’udienza si è presentato soltanto il più anziano dei due.
Davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone, l’imputato ha raccontato la sua versione dei fatti. Secondo l’imputato la discussione era iniziata con toni accesi e che una volta lasciati i locali comunali, a passare alle vie di fatto sarebbe stato proprio Z.V.. versione contestata dalla parte civile rappresentata dall’avvocato Leonardo Genna. Il legale ha chiesto all’imputato se, come da lui sostenuto, sarebbe stato il suo cliente a colpire uno dei due imputati come mai questi non si sono rivolti al 118 mentre in ospedale con prognosi di trenta giorni è finito il suo assistito?
I fatti, come si ricorderà, si riferiscono all’ottobre del 2014 quando Z.V., un dipendente comunale dell’ufficio tecnico secondo quanto da lui stesso riferito all’uscita del lavoro intorno alle 14, nella piazza antistante il cimitero urbano, fu aggredito da tre uomini che gli causarono la frattura del setto nasale. I suoi presunti aggressori fecero perdere le tracce subito dopo il “fattaccio”. Il dipendente comunale riconobbe e denunciò ai carabinieri due dei tre aggressori, uno dei quali suo collega di lavoro. Del terzo nessuna traccia. L’uomo si è costituito parte civile, sostenuto dall’avvocato Leonardo Genna. Nella prossima udienza, fissata dal giudice per il 6 febbraio 2019, inizierà la discussione finale che porterà alla sentenza.