ore 11.30: Come preannunciato nel lancio d’agenzia di stamattina, gli uomini della Squadra Mobile di Trapani, insieme al Servizio Centrale Operativo e alla Squadra Mobile di Palermo, hanno rinvenuto, nascoste sotto il pavimento del casolare, armi e munizioni perfettamente conservate ed efficienti. Sono stati sequestrati quattro micidiali fucili d’assalto kalashnikov con caricatori e munizionamento, due pistole revolver calibro 38, un fucile a pompa, un fucile calibro 12 da caccia, un fucile mitragliatore mab 38, un fucile mitragliatore mp 40 e numerose munizioni. Le armi sequestrate saranno sottoposte agli esami tecnici della Polizia Scientifica per verificare se sono state utilizzate per compiere reati.
Gli elementi investigativi raccolti portano gli investigatori a ritenere che le armi fossero a disposizione della cosca mafiosa di Paceco.
La Polizia di Stato ha diffuso un video sul rinvenimento dell’arsenale che potrete vedere cliccando qui:
http://www.poliziadistato.tv/c_BV4lizJerA
La Polizia di Stato di Trapani e Palermo, coordinate dal Servizio Centrale Operativo, hanno rinvenuto, nelle campagne del trapanese, un arsenale riconducibile alla mafia. Le indagini sono state condotte dai poliziotti della Squadra Mobile.
Fucili a canne mozze, pistole, mitragliatori e kalashnikov sono stati ritrovati in un casolare diroccato, nel territorio compreso tra Paceco e Salemi nel corso di un’attività di controllo della polizia, che sta setacciando le aree più periferiche alla ricerca dei latitanti che sono finora sfuggiti alla cattura. Le armi erano conservate in buone condizioni e dalle verifiche in corso emergerà se sono già state utilizzate dagli uomini di Cosa Nostra. La scoperta di questo deposito arriva in una settimana molto proficua per le forze di polizia nella lotta alla mafia, caratterizzata dall’arresto dei latitanti Vito Marino e Vito Bigione.
Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11 odierne presso la sala conferenze “Ninni Cassarà” della Questura di Trapani.