Marsala: i lavoratori di Morsello Inox in sciopero: “Vogliamo chiarezza sul futuro della fabbrica”

redazione

Marsala: i lavoratori di Morsello Inox in sciopero: “Vogliamo chiarezza sul futuro della fabbrica”

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venerdì 28 Settembre 2018 - 10:03

Stamattina i dipendenti della ditta Morsello Inox, situata nella zona Industriale di Marsala, si astengono dal lavoro, avendo proclamato, dopo essere entrati nei giorni scorsi in stato di agitazione, una giornata di sciopero. I lavoratori, accompagnati dal segretario della locale Camera del Lavoro, Piero Genco e da altri dirigenti sindacali della Cgil, da questa mattina si trovano davanti al cancello della loro fabbrica.

“Difendiamo il nostro posto di lavoro dalla mancanza di chiarezza da parte della proprietà”. E’ questo lo slogan che accompagna la astensione odierna dal lavoro. “Abbiamo più volte invitato sia l’Amministratore Delegato sia i maggiori soci ad avere un incontro perchè non vediamo chiarezza per quanto riguarda la politica aziendale futura – ci ha detto Piero Genco -. Si tratta di un’azienda solida che ha un fatturato in attivo per questo non comprendiamo la richiesta di cancellazione presentata dalla proprietà alla Camera di Commercio. Inoltre, si parla da qualche tempo di nomina di un Commissario liquidatore. Prima di prendere l’iniziativa odierna abbiamo chiesto un ulteriore incontro. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.

I lavoratori hanno detto alla nostra redazione di essere disponibili al dialogo ma altrettanto fermi nel continuare ad intraprendere tutte le forme di lotta necessarie per la difesa del loro posto di lavoro.

Nella tarda mattinata, come comunica la Cgil, la proprietà, seppur in modo informale, ha ricevuto i rappresentanti sindacali dei lavoratori. “Ci è stato confermato – ha detto ancora Genco dopo la riunione – che la pratica per la messa in liquidazione è stata avviata, ma ci è stato detto che non necessariamente si tratta di un atto preliminare alla chiusura dell’azienda. Abbiamo ribadito, all’unico rappresentante della società con cui abbiamo interloquito, che per quanto attiene lo stato d’agitazione questo permarrà fino a quando la situazione del futuro occupazionale non sarà chiara”.

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