Nel pomeriggio di mercoledì scorso, personale del Commissariato di Marsala ha tratto in arresto Salvatore Sammartano ed Emanuele Girasole, che si erano resi responsabili di rapina pluriaggravata in concorso a danno di un’anziana signora (83enne), in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Marsala Annalisa Amato, su richiesta del Pubblico Ministero Antonella Trainito.
In particolare, nella nottata tra l’uno ed il due maggio, personale della Squadra Volante interveniva presso l’abitazione dell’anziana signora, in quanto la stessa aveva subito una rapina da parte di un soggetto travisato in volto, con in faccia una maschera raffigurante la figura di un diavolo.
Questi, bussando alla porta dell’anziana, dopo che la donna apriva l’uscio, le intimava di consegnarle il denaro, tastandole con le mani il corpo e strappandole con violenza il borsello che la donna teneva nella tasca della giacca, assicurata con una spilla da balia, che conteneva la somma di 750,00 euro, corrispondente alla rata della pensione che aveva ritirato nella mattinata. Al termine il malvivente fuggiva a bordo di un’autovettura condotta da un altro soggetto che lo aspettava fuori dall’abitazione, fungendo da palo.
Nelle ore successive, gli agenti dai primi elementi raccolti, anche in relazione alla descrizione dell’individuo travisato, riuscivano ad identificare uno dei due autori della rapina, che per le modalità con cui si erano verificati i fatti, lasciava presupporre che conoscesse usi ed abitudini della persona offesa.
In seguito, da ulteriori più approfondite investigazioni, riuscivano ad identificare il complice di quest’ultimo nella casa del quale, a seguito di perquisizione, venivano rinvenuti il giubbotto e la maschera utilizzata per la rapina, oltre ad oggetti riconosciuti in seguito dalla stessa anziana signora.
Nel corso della attività investigativa, la polizia di Marsala riusciva a risalire anche al fatto che nella stessa nottata tra l’1 ed il 02 maggio 2018, appena un’ora prima dalla rapina, gli stessi soggetti avevano tentato di effettuare un’altra rapina in danno di una attività commerciale di VideoLottery e Slot Machine sita nel centro cittadino con le stesse modalità (con volto travisato), strattonando ripetutamente con violenza la porta di ingresso, indicando al dipendente di aprirla, non riuscendo tuttavia nell’intento e la cui azione veniva però ripresa dal sistema di videosorveglianza installato.
L’attività investigativa condotta ha permesso anche di ricostruire che i due malviventi, la stessa sera, poco prima, di mettere in atto i due episodi delittuosi, si erano incontrati presso la Sala Bingo dove, dopo avere parlato delle rispettive difficoltà economiche, avevano concordato di commettere azioni criminose.