Il gip del Tribunale di Trapani Antonio Cavasino ha disposto un supplemento di indagini in merito ai fatti riguardanti una frana avvenuta ad Alcamo Marina nel 2009. Accogliendo la richiesta del pubblico ministero Andrea Tarondo, il gip ha fatto pervenire agli indagati un avviso di proroga degli accertamenti in atto, allo scopo di fare piena luce sulla vicenda, che coinvolge gli ultimi tre sindaci del Comune di Alcamo (Giacomo Scala, Sebastiano Bonventre e Domenico Surdi) e il commissario Giovanni Arnone. Per loro è ipotizzato il reato di abuso d’ufficio. All’attuale primo cittadino viene contestato anche il reato di omissione. Questo filone d’indagine è partito all’inizio dell’anno, in seguito a una denuncia dall’avvocato Maurizio Lo Presti, per conto di tre cittadini di Alcamo, Vincenzo Di Giorgi, Giuseppe Stellino e Isidoro Dia. I tre sono proprietari di altrettante villette di cui non possono fruire (per mancanza dei requisiti di sicurezza) da 7 anni. Risultano indagati anche i coniugi Leale e Lombardo, per i quali si ipotizza il reato di inosservanza di un’ordinanza sindacale con cui il Comune di Alcamo aveva decretato che agli stessi coniugi, proprietari di un villino in cima alla collina, di procedere alla messa in sicurezza del costone. Mariano Leale e Rosaria Franca Lombardo sono già stati condannati in primo grado alla pena di due anni per disastro colposo.
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