Settimana di fuoco per il Consiglio comunale di Marsala, che torna a riunirsi domani per la sessione di lavori dedicata al Bilancio di Previsione 2018 e agli atti propedeutici, tra cui il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, già illustrato in aula dall’assessore Salvatore Accardi.
Si comincia domani alle 16.30, con le prossime sedute già fissate dal presidente Enzo Sturiano, che ha predisposto un fitto calendario di lavori (giovedì 13, lunedì 17 e mercoledì 19). Va ricordato che nei giorni scorsi l’assessorato enti locali della Regione Siciliana ha nominato i commissari straordinari che nel caso in cui perdurassero i ritardi dei Comuni nell’approvazione dei Bilanci comunali, si sostituirebbero ai Consiglio comunali, procedendo in autonomia ad esitare l’atto di pianificazione finanziaria. Marsala è tra le otto città inadempienti della provincia (come Custonaci, Valderice, Vita, San Vito Lo Capo, Buseto Palizzolo, Salaparuta e Campobello di Mazara). Qualora l’assemblea di Sala delle Lapidi non riuscisse ad approvare il Bilancio, toccherebbe al commissario Carmelo Messina completare l’iter, con le conseguenti sanzioni da applicare al Comune di Marsala, tra cui la decadenza del massimo consesso civico.
Proprio dal dibattito sul Piano Triennale, verosimilmente, riprenderanno i lavori e i confronti tra gli inquilini di Sala delle Lapidi, chiamati ad esitare anche l’emendamento presentato dall’amministrazione che attraverso una serie di tagli rispetto allo schema originariamente predisposto ad aprile ha reperito proprio dal Piano Triennale gran parte dei fondi necessari a coprire il debito fuori bilancio legato alla vicenda dell’area artigianale di Amabilina. In quest’ottica, i consiglieri del gruppo “Cittadini non Sudditi” Letizia Arcara e Oreste Alagna hanno presentato una nota congiunta di denuncia dello stato di degrado in cui si trovano i quartieri popolari. “La pesante incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico e quella dei giovani fuori dal mercato del lavoro e della scuola, la costante vulnerabilità sociale sono alcuni indicatori che disegnano uno scenario delle periferie dove il rischio devianza è sempre dietro l’angolo – scrivono Arcara e Alagna -. E’ scoraggiante che la politica di accorga delle esigenze dei quartieri popolari e delle periferie solo in campagna elettorale, ignorando il desiderio di partecipazione, di riscatto e di affermazione della dignità degli abitanti delle periferie e dei quartieri e del loro bisogno di sentirsi in comunità. Preso atto che dall’emendamento tecnico dell’amministrazione comunale le risorse destinate a riqualificazione, arredo urbano e manutenzione straordinaria delle periferie del nostro territorio sono state ridotte per ottemperare al pagamento di un debito fuori bilancio, i sottoscritti consiglieri comunali invitano l’amministrazione comunale a rivolgere particolare attenzione alla periferia dove emarginazione, degrado e disoccupazione minano i livelli di sicurezza dei residenti. Inoltre i sottoscritti fanno presente che è loro intendimento redigere un emendamento che impingui le risorse da impegnare per le periferie e la manutenzione ordinaria degli impianti di illuminazione”.