Sono giovani, creativi e pieni di entusiasmo i componenti del circolo Arci Scirocco, costituitosi a Marsala alcune settimane fa. Nel giro di pochi giorni si sono già presentati alla città, partecipando alla Giornata del rifugiato, a quella delle “magliette rosse” e alle iniziative dedicate alle vittime della Strage di Ustica.
Presso la redazione della nostra testata, Simona Paladino, Giusy Gesone, Natalie Genna e Simone Del Puglia spiegano le motivazioni che hanno portato alla genesi di questa nuova realtà associativa: “Arci Scirocco – spiega Simona Paladino – nasce da un sentimento di disagio misto alla voglia di riappropriarsi di spazi sociali e culturali agibili della nostra città”.
Il circolo ha una composizione trasversale, che vede insieme studenti universitari, lavoratori precari, insegnanti e migranti (ex utenti adesso mediatori presso i centri di accoglienza del territorio). “Molti di noi hanno fatto esperienze lavorative o di studio all’estero e adesso stanno tornando in Sicilia con la voglia di cambiare le cose e di non accontentarsi di quello che la città offre”. Tra i punti critici che Marsala si porta dietro da anni, la mancanza di spazi di socialità e di un’organizzazione generale che tenga conto del ruolo che le nuove generazioni possono svolgere per la comunità. “Arci Scirocco vuole fungere da forza motrice in grado di favorire l’aggregazione e fare di Marsala una città più a misura di giovane, tenuto conto che ci sono qui diversi istituti superiori e una facoltà universitaria di enologia”.
Al contempo, il circolo vuole combattere la xenofobia che a volte si manifesta a Marsala, come testimoniano anche certi slogan e simboli dipinti sui muri e caratteristici dei movimenti neofascisti. Tra le iniziative in cantiere anche tre eventi organizzati presso la Chiesa dell’Itriella e pensati, come spiegano i promotori, “per alimentare il programma un po’ povero dell’Estate marsalese”: il 1 agosto una serata reggae con il coinvolgimento dei migranti in una situazione condivisa con i giovani marsalesi; il 13 sarà protagonista la musica trash, una novità per il territorio; il 18, infine, è in programma un’iniziativa dedicata alle arti e alle tradizioni popolari.
“Per il futuro – concludono i componenti dell’Arci Scirocco – si pensa a qualche altra iniziativa di riqualificazione degli spazi pubblici, attraverso giornate di mobilitazione ambientale con il coinvolgimento dei migranti dei centri di accoglienza, ma pensiamo anche a un cineforum e ad altre iniziative”.