Chissà cosa accadrà la prossima settimana quando, dopo avere riflettuto, i partiti si recheranno nuovamente al Quirinale per riferire al Capo dello Stato Sergio Mattarella. Per dire la verità, pur nella complessità del risultato del voto che ha consegnato al Paese un risultato di ingovernabilità senza alleanze con quelli dell’ “altra parte”, i partiti e i loro leader hanno avuto un mese di tempo, che evidentemente hanno speso male. Comunque era periodo di festa i i politici erano impegnati in famiglia (ma non era Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi…) ma ora ci siamo. Sono tutti a Roma ad apparire in Tv per smentire, confermare, proporre o ascoltare. E così sono venute fuori tutte le alleanze possibili. Il centro destra va con il M5Stelle, ma senza Berlusconi perché i pentastellati non lo vogliono. Di Maio cerca alleanze con il Pd, ma quest’ultimi resistono perché “gli elettori ci hanno consegnato il ruolo d’opposizione”. Noi però non abbiamo mai visto un cittadino recarsi alle urne per votare a “perdere”. Tutti esprimono l’auspicio che il loro loto vada al partito (o alla coalizione) vincente. Naturalmente, e si è visto, non hanno raggiunto alcun accordo e sono andati da Mattarella a dirgli che vogliono altro tempo. Al presidente non è rimasto altro che concederlo. Impiegheranno il fine settimana, come si usava una volta, in incontri a parlare di poltrone o di alleanze? Possibile. Noi però da questa Repubblica, che non è la prima, non è più la seconda e neppure ancora la terza,ci saremmo aspettati che si fossero messi a discutere di esodati, disoccupati, di economia e chi ne ha più ne metta (tanto le questioni sul tappeto non mancano). Invece nulla. Aspettiamo con pazienza (ormai però agli italiani ne rimasta davvero poca). L’unica novità, si fa per dire, che abbiamo registrato è l’arrivo di tutte le delegazioni al Quirinale…a piedi. Finiti i tempi in cui giungevano con le auto blu dopo avere fatto le poche decine di metri che separano la Camera dei Deputati dal palazzo che ospita il Capo dello Stato. E’ poca cosa? E’ pochissima cosa, ma di questi tempi meglio di niente. Aggrappiamoci a questo fatto nuovo e aspettiamo la prossima settimana. P.S. Ci fanno notare che l’unico che è arrivato al Quirinale in macchina è stato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Non vorremmo essere scortesi, ma si tratta di un signore di oltre 80 anni, concediamogli la possibilità di evitare di salire (sempre di salitella si tratta) al Colle a piedi…
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