La scuola media “V. Pipitone” di Marsala, ha ospitato un interessante incontro sui temi della legalità, tenuto da Antonella Trainito, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala. A introdurre i lavori il dirigente scolastico Francesca Pantaleo, che ha ribadito la centralità del tema trattato nella vita della scuola. All’incontro che ha avuto per titolo “Il nemico svelato” hanno partecipato gli alunni delle classi terze che avevano avviato con le insegnanti di lettere un percorso disciplinare sulla legalità. La dottoressa Trainito ha ripercorso le origini storiche del fenomeno mafioso e la sua graduale evoluzione da manifestazione tipica di una società ancora rurale all’attuale organizzazione criminale sempre più radicata nel territorio. Sono state ricordate alcune tra le figure più significative che hanno lottato per l’affermazione dei valori della legalità, fino al sacrificio della vita.
L’evocazione dei nomi di Placido Rizzotto, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Cesare Terranova, Rocco Chinnici, Gaetano Costa, Boris Giuliano, Mario Francese, Piersanti Mattarella, Emanuele Basile, Ninni Cassarà, ha suscitato grande emozione tra gli studenti. Trainito ha spiegato anche l’importanza della legge che porta il nome di Pio La Torre, con la quale è stato introdotto per la prima volta nel codice penale il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, approvata dal Parlamento proprio a seguito dell’omicidio del politico e sindacalista siciliano. Infine adeguato spazio è stato dato al ruolo dei collaboratori di giustizia e al contributo dato dagli stessi nella lotta a Cosa Nostra, spiegando ai ragazzi perché sia sbagliato chiamarli pentiti anziché collaboratori. L’intervento si è concluso con il ricordo del maxiprocesso di Palermo, illustrato nelle sue peculiarità tecniche nonchè quale la prima significativa vittoria dello stato contro la Mafia. L’evento ha voluto testimoniare l’attenzione che la scuola media “Pipitone” riserva alla promozione della cultura della legalità fra i giovani studenti, destinati a diventare i cittadini di domani e si inquadra in un percorso che terminerà con la visita all’aula bunker di Palermo, alla casa di Peppino Impastato e con l’incontro con Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo impegnata nella lotta alla mafia.