Come era prevedibile quello che abbiamo scritto nel corsivo pubblicato lo scorso martedì sulla chiusura al traffico delle via Roma durante le festività natalizie, ha suscitato reazioni di tipo mediatico di diverso parere. Benissimo ne siamo contenti. Il nostro compito è (anche) quello di suscitare interesse ed alimentare il dibattito tra la gente su questioni che a volte sembrano di secondo piano (e in questo caso, secondo noi, non lo sono). Ci ha sorpreso anche la reazione di alcuni commerciati della centralissima strada che …se la sono presa con noi. Diciamo subito che non sono stati scortesi, che ci hanno fermato in via Roma e ne è nata una discussione che, naturalmente, alla fine non ha portato a nulla. A questi esercenti, alcuni dei quali conosciamo personalmente da anni, abbiamo ripetuto che secondo noi la responsabilità (se di responsabilità si tratta) delle casette messe lì ad ogni Natale è dell’amministrazione comunale che decide, ma anche la loro che non hanno alcun potere contrattuale e che quando partecipano agli incontri ci vanno con mille posizioni diverse e senza proposte alternative, se non quella di dire: “lasciamo la strada aperta”. Credeteci, nella discussione con noi è stato raro, almeno noi abbiamo avuto questa sensazione, che due esercenti avessero la stessa posizione sull’argomento. Apriamo una parentesi, per la serie così ci ci inimichiamo anche altri, ma i sindacati esistono ancora? Come per i lavoratori dipendenti, l’impressione è quella che anche i rappresentanti delle categorie legate al commercio si siano trasformati in centri di assistenza fiscale. Se così non è, aspettiamo smentite e proposte sindacali sulla eventuale chiusura al traffico della via Roma. Di contro e lo ribadiamo ancora una volta, non è normale che da una parte (l’amministrazione) e dall’altra (i commercianti e i residenti), si giochi a nascondino dietro le casette. Tra l’altro sono brutte e piazzate lì anche inutili, diciamocela una volta per tutte. Se si vuole vietare il traffico veicolare anche per tutti l’anno (perché no!) si prendano le opportune decisioni studiando alternative di percorso e soluzioni per i residenti. Di contro chi vuole che il transito della macchine continui si faccia sentire, unito e compatto, con argomenti e motivazioni serie.
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