Nella mattinata di sabato 16 dicembre, dopo settimane di accurate indagini, i Carabinieri della Compagnia di Marsala, hanno tratto in arresto Matteo Peraino, che era latitante da mesi. L’attività di ricerca, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Marsala, unitamente ai militari della Stazione di San Filippo,posta in essere anche grazie a strumenti d’indagine di natura tecnica, ha permesso il rintraccio del Peraino, marsalese classe ’63, all’interno di un’abitazione abbandonata sita a Napola, frazione di Erice.
Lo scorso 9 ottobre, Peraino Matteo, già ristretto presso la propria abitazione marsalese di contrada Mandriglie – vicino contrada Berbarello – in regime di arresti domiciliari per essersi reso responsabile di numerosi furti in tutta la provincia trapanese, evadeva strappandosi dal polso il braccialetto elettronico di cui era stato dotato per evitare che si allontanasse dalla propria dimora. Dichiarato latitante il 30 ottobre scorso dal GIP della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, su di esso pendeva un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenuta ormai inopportuna in considerazione della fuga del reo, con la custodia cautelare in carcere.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, Andrea Tarondo e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Marsala, sono andate avanti per giorni, scandagliando la vita del Peraino, i suoi rapporti familiari ed amicali, le sue abitudini di vita ed i luoghi da lui maggiormente frequentati. L’attività investigativa, portata avanti anche mediante intercettazioni telefoniche e localizzatori gps, ha permesso in tempi brevi di mappare gli spostamenti effettuati dal Peraino, fino a giungere alla sua definitiva cattura e la successiva traduzione presso la Casa Circondariale di Trapani.
La costante presenza dell’Arma sul territorio nonché la sinergia con la Procura della Repubblica di Trapani, ha permesso di consegnare alla giustizia un soggetto pericoloso, responsabile di numerosissimi furti in abitazione che per mesi hanno afflitto l’intera provincia.