L’indagine annuale de Il Sole 24 Ore, rivela che la migliore qualità della vita, tra i capoluoghi di Provincia in Italia, si trova a Belluno. I primi sette posti della classifica che misura il benessere, non solo economico, dei territori italiani sono tutti occupati da province alpine. E tutte, escluse Aosta e Trento che perdono qualcosa, sono in miglioramento rispetto al ranking 2016.
A parte Palermo, che guadagna due posizioni rispetto al 2016 e Napoli, al 107°, tutte le altre perdono terreno.
Il Sud invece resta fanalino di coda. Qui troviamo le aree di Campania e Puglia: ben otto nelle ultime dieci posizioni, con Caserta maglia nera 2017 e Taranto al penultimo posto. Al terz’ultimo c’è Reggio Calabria. La migliore provincia del Sud è Oristano. Avellino è al 102° posto, Salerno al 105°, Caserta al 110° e ultimo posto, mentre le pugliesi Foggia al 103°, Lecce al 104°, Brindisi al 106° e Taranto al 109°.
La prima delle città siciliane è Ragusa all’82° posto, a seguire Enna, Siracusa, Messina, Caltanissetta, Catania, Agrigento, Palermo per l’appunto, e l’ultima delle province siciliane è Trapani al 99° posto.
“Non ci sorprende vedere le nostre città agli ultimi posti della classifica di Italia Oggi (uscita in contemporanea alla classifica del Il Sole 24 e che vede Trapani all’ultimo posto, ndr) sulla qualità della vita. Trapani che si aggiudica la maglia nera soffre da sempre di un fortissimo gap infrastrutturale su cui non si è mai intervenuto e che, se affrontato, non solo garantirebbe servizi adeguati ai cittadini, ma contribuirebbe pure al rilancio del lavoro in città e di tutto il territorio”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani, che interviene così sulla classifica che ha preso in riferimento indicatori come lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale e tenore di vita. “I trasporti sono fra le principali basi dello sviluppo, per il rilancio del territorio trapanese è necessario partire dai collegamenti, in città, fra il capoluogo e le mete turistiche ma non solo, fra gli aeroporti di Birgi e Punta Raisi. Con la disoccupazione giunta a livelli allarmanti, il 21% a Trapani, con il dato che sale a oltre il 50 per cento per i giovani, bisogna avviare inoltre serie politiche del lavoro che devono essere una priorità nell’agenda della politica e delle istituzioni. Purtroppo – aggiunge La Piana – sono tantissime le potenzialità del territorio rimaste inespresse o poco valorizzate perché non vengono messe in rete. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma serve l’impegno delle istituzioni per il rilancio del porto, aeroporto, della rete ferroviaria, dell’edilizia, del settore industriale, su tutti i nodi strategici, quindi, per i quali insieme agli altri sindacati abbiamo chiesto un impegno al commissario straordinario di Trapani per gettare le basi di una svolta, affinché la città non sia più l’ultima nelle classifiche italiane”.