Non abbiamo capito bene se il nuovo Governatore della Sicilia Nello Musumeci ha giurato, oppure si è trattato di un semplice passaggio di consegne. Sta di fatto che si è insediato a palazzo d’Orleans sabato scorso succedendo a Rosario Crocetta. Abbiamo letto commenti di varia natura sul ritorno del centro destra alla guida della nostra Regione. Il migliore ci è parso quello di un quotidiano, Il Tempo di Roma che ha scritto su un articolo nelle pagine regionali senza peraltro alcuna firma: “Oltre ai soliti “tira e molla” dettati dagli equilibri interni alla coalizione, c’è il richiamo che arriva dalla società all’onestà e alla competenza che il governatore deve tenere presente nella scelta della sua squadra di governo”. Ma! Pare di sentire uno che dica: “Ma come, a questo punto siamo arrivati, si vogliono addirittura degli assessori onesti e competenti assieme? E’ già difficile in Sicilia trovarli onesti, e dobbiamo preoccuparci che siano anche competenti? Come si fa a chiedere simili assurdità?”. Da quando il collega ha pubblicato questo articolo (che poi non rispecchia altro che il sentire comune dei siciliani), alla richiesta di assessori onesti e competenti nessun politico di maggioranza ha fatto un balzo dalla sedia, gridando inorridito: “ Questo non è neanche da chiedere. Vi pare che potrebbe il presidente scegliere gente di non specchiata moralità?”. Invece se sono stati tutti zitti e buoni, con l’aria anzi di sobbarcarsi a terribili fatiche: onesti e competenti. Se fossero stati richiesti bruni ma con gli occhi celesti, ci si sarebbe accinti allegramente all’opera. Ma “onesti e competenti”. Ma siamo matti? Noi non faremo nomi perché non abbiamo prove documentali da esibire. Ma abbiamo in mente diversi personaggi della politica siciliana che in questo fine settimana debbono avere passato lunghe ore davanti allo specchio domandando, per esempio alla compagna: “Che faccia ho?” e sentendosi dire: “Bella caro, a me è sempre piaciuta” hanno replicato: “No, dico ti pare onesta e competente?” “A me si, ma i ragazzi hanno dei dubbi. Il nostro Tonino, per esempio, dice che sembri un gangster. Ma sai come sono i ragazzi di oggi…” e così l’aspirante assessore si allontana e un dubbio terribile, per la prima volta, gli pesa nel cuore. Tanto più che già da qualche tempo Tonino dice che lui, da grande, vuole fare il carabiniere.
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