La sanità diventa terreno di scontro politico in questa campagna elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana. La giornata è stata infatti caratterizzata da un duro “botta e risposta” a mezzo stampa tra l’assessore in carica Baldo Gucciardi e uno dei suoi predecessori, Roberto Lagalla, che dopo le esperienze di governo ai tempi di Cuffaro potrebbe tornare a guidare la sanità siciliana in caso di vittoria di Nello Musumeci.
“Dopo il buco di quasi un miliardo di euro ereditato proprio dalla gestione Lagalla, ora i conti sono in ordine. Finalmente – attacca l’assessore Baldo Gucciardi – abbiamo dato una visione strategica alla sanità. Dalla sanità allo sbando di Lagalla, anche attraverso il lavoro dei due assessori che mi hanno preceduto, Massimo Russo e Lucia Borsellino, siamo riusciti a far dimenticare il disastro lagalliano. La sanità di Lagalla per fortuna oggi è solo un triste ricordo e Lagalla farebbe bene a occuparsi d’altro. In sanità ha già dimostrato di non saperci fare. Invece di fare propaganda farlocca, abbia rispetto per i siciliani. Peraltro, alla fine di questa competizione elettorale potremo verificare quanto consenso i siciliani gli avranno riservato. Spero proprio, per la Sicilia e i siciliani, che mai più abbiano un assessore che ha miseramente fallito come purtroppo per noi siciliani ha fallito Lagalla”. In merito alla sostenibilità economica, inoltre, l’assessore Gucciardi precisa: “Il 4 aprile di quest’anno il tavolo di monitoraggio, composto dai ministeri di Economia e Finanza e Salute, Agenas, rappresentanti delle Regioni e rappresentanti della associazioni dei consumatori, in sede di approvazione della nuova Rete ospedaliera ha dato il via libera al piano di riorganizzazione della sanità siciliana e alla sua sostenibilità economica. Inoltre – aggiunge l’assessore Gucciardi – dal 2007 il comitato Lea valuta positivamente l’attuazione dell’ex piano di rientro, oggi programma operativo di consolidamento e di sviluppo”.
Altrettanto veemente la risposta dell’ex Rettore dell’Università di Palermo: “Mi sorprendono le scomposte dichiarazioni del candidato Gucciardi, che rappresentano di certo una non inaspettata caduta di stile ma, soprattutto, denunciano una patologica voglia di visibilità e uno stato di nervosismo pre-elettorale, da quale non intendo farmi contagiare. Su una cosa però ha pienamente ragione: non perdo occasione per stare zitto, perché è da mesi che porto avanti con IdeaSicilia un progetto politico di cambiamento, fondato sull’ascolto e sul dialogo con la gente. Confermo le mie affermazioni sulla nuova rete ospedaliera, boccio l’operato del governo Crocetta, che è sotto gli occhi di tutti i siciliani, e rispondo a Gucciardi ricordando solo alcuni dati. Quando fui chiamato a guidare l’assessorato alla Sanità, come tecnico, trovai un disavanzo di oltre 900 milioni di euro e, in due anni di lavoro, il deficit fu ridotto di circa 600 milioni di euro, come ammesso dagli allora Ministri dell’Economia e della Salute, Tommaso Padoa-Schioppa e Livia Turco del governo Prodi, oltre che come certificato dalla parifica della Corte dei Conti relativa all’anno 2008. Che Gucciardi vada oltre le righe – conclude Roberto Lagalla – è attestato anche dal fatto che parli di credibilità del governo della sanità in Sicilia; anche a questo proposito porto due dati a conferma: l’inadempienza della Regione Siciliana al rispetto dei LEA, comunicata dal Ministero qualche giorno fa, e la tendenza in ulteriore crescita della migrazione sanitaria e dei viaggi della speranza. Se questo viene considerato un successo, c’è veramente da augurarsi che Gucciardi non passi più neanche nei pressi dell’Assessorato alla Salute”.