Sono giorni d’inizio delle lezioni. Le scuole riaprono i battenti (che frase sciocca, ma ormai l’abbiamo scritta…) e tutti vario titolo studenti, famiglie e lavoratori del settore, sono pronti ad essere coinvolti. Una volta era un giorno particolare, ora le giornate del pronti via, si sono “moltiplicate”. Colpa o merito della autonomia le scuole iniziano le lezioni in date diverse. Non sappiamo se sia giusto, tuttavia abbiamo parlato con persone che hanno figli che iniziano in giorni diversi, con quello che comporta nell’organizzazione familiare. Ogni anno scolastico inizia con i problemi di… sempre. Edilizia scolastica, mense che non si attivano subito e in Sicilia quasi mai, scuolabus in ritardo ( questi bandi…) e via così in mezzo ai banchi. Apriamo una parentesi, a Marsala e Petrosino tutto sommato rispetto ad altre realtà anche vicine, non stiamo messi malissimo. Gli edifici, almeno in apparenza, non appaiono proprio decrepiti e i servizi connessi alla fine iniziano anche se preceduti dalle immancabili proteste. Stiamo parlando delle scuole che una volta si chiamavano asilo, elementare e medie. Per le superiori siamo stati tentati di pubblicare quello che vi abbiamo scritto l’anno scorso e gli anni ancora prima. I problemi di scuole in affitto, di edifici non proprio a norma, di trasferimenti dalle ex provincie sempre più esigui, stanno portando le scuole medie superiori, come ci ha detto nei giorni scorsi l’assessore alla pubblica istruzione di Marsala Anna Maria Angileri nelle duplice funzione di amministratore e di dirigente scolastico, alla “canna del gas”. A tutto questo si è aggiunta quest’anno una novità: la questione vaccini. Non vi tedieremo oltre su una vicenda che o conoscete o non vi interessa. Di certo però che intrecciare il diritto allo studio con il dovere ad essere assistiti dal punto di vista sanitario dei bambini non ci sembra, come dire, il massimo delle scelte. Noi non ci intendiamo molto di vaccinazioni, ci fidiamo del parere dei medici che ne sostengono la necessità. Invece la politica ha trovato il modo di “incartarsi” sull’argomento. E allora non si è capito bene se i bambini non vaccinati possono andare a scuola, se basta una dichiarazione dei genitori che attestino l’avvenuta prenotazione, se le segreterie delle scuola sono attrezzate e via così. Sugli adolescenti che sempre minorenni sono, vige un altro criterio, ma noi non siamo riusciti a capirlo. Abbiamo invece visto interminabili file davanti alle Asp, anche perché ad una certo punto si è parlato di multe per i genitori dei bimbi non vaccinati in tempo. Addirittura un’ Asp del palermitano, se non andiamo errati di Cinisi, ha allestito un servizio porta a porta con tanto di pulmino sanitario per vaccinare i bambini. In che strano Paese ci tocca vivere.
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