In tema di interventi sulla situazione che si è venuta a determinare al comune di Marsala, dopo le dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Accardi, si registra l’intervento del gruppo consiliare dell’UdC.
“Le elezioni amministrative di due anni fa – afferma una nota a firma dei consiglieri Flavio Coppola (capogruppo), Eleonora Milazzo (vice capogruppo componente Ufficio di Presidenza del Consiglio) e Giovanni Sinacori – hanno consegnato il ruolo di minoranza all’Udc e questo ruolo hanno svolto i tre consiglieri con impegno, passione, con la produzione di atti concreti e con grande senso di responsabilità”. Secondo i tre consiglieri centristi l’attuale fase politico-amministrativa che si registra a Marsala, non consente di tenere atteggiamenti qualunquistici ed indifferenti, di irresponsabilità, di ignavia. “Tutti noi – continuano – che siamo protagonisti della vita pubblica, abbiamo dei doveri di fronte ai quali noi non scappiamo, così come non siamo mai scappati. Se il Sindaco, i partiti politici tutti, P.D. compreso, i movimenti civici, le forze sociali promuovono e ci invitano ad un confronto, così come già avvenuto, con l’obiettivo di individuare soluzioni per cambiare una situazione oltremodo critica, noi non ci sottraiamo”.
La minoranza ribadiscono Sinacori, Milazzo e Coppola, “…ha consentito, con grande senso civico l’approvazione di atti determinanti per l’Amministrazione della Città. Quando la maggioranza eletta era intenta a litigare o a dimostrare la propria insoddisfazione al sindaco con una fronda evidente”. L’udc ribadisce che la fase di stallo che registra la cosa pubblica a Marsala, non è da addebitare alla loro parte politica. “ Il sindaco deve prenderne atto e proporre una via d’uscita”. Alla fine del loro intervento gli esponenti di minoranza individuano, responsabilità in alcune tra le altre forze politiche.
“Le valutazioni di parte sono solo ciarpame che non merita attenzione. Il comportamento dei consiglieri dell’UdC , l’atteggiamento e gli interventi consiliari sono la cartina al tornasole alla quale guardare. Tutto quello che rimane lo classifichiamo congettura partorita da menti che, diversamente da noi, hanno l’interesse di alimentare il caos, ponendosi ufficialmente contro la città. Marsala, i marsalesi, e l’intero territorio hanno il bisogno di uscire dalle secche nelle quali ristagnano. Con l’ausilio di tutti i soggetti legittimati, nel rispetto dei ruoli loro spettanti, tenendo sempre presente il fine unico ed ultimo: l’interesse collettivo della città di Marsala”.