A poche ore dal mancato raggiungimento del quorum il Governatore della regione Sicilia Rosario Crocetta dice la sua sul possibile destino del consiglio comunale di Trapani. A differenza di quanto dichiarato dall’assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica Luisa Lantieri, che aveva dato per certo il commissariamento del consiglio comunale in seguito al mancato insediamento del sindaco, Crocetta sembra non essere della stessa opinione: “Non sono d’accordo con le valutazioni fatte da molti in questi giorni – ha dichiarato – che la mancata elezione del sindaco, com’è il caso di Trapani, determini automaticamente la mancata elezione del consiglio comunale. I cittadini trapanesi al primo turno hanno votato sindaci e consiglieri comunali, con un’elezione che è stata giudicata valida. La norma che prevede la proclamazione per i consiglieri dopo l’elezione del sindaco, è una norma tecnica che deriva da ragioni legate all’attribuzione del premio di maggioranza per una parte residuale del consiglio. E’ vero che la norma – continua Crocetta – non dice neppure di attribuire, in caso di mancata elezione del sindaco, tale premio di maggioranza, ma non fino al punto di negare l’elezione democratica dei consiglieri. In questi casi credo ci si debba comportare per analogie. O ripartendo i consiglieri sulla base dei risultati del primo turno o attribuendo il premio di coalizione – che si chiama così e non premio al sindaco – appunto alla coalizione del sindaco che comunque si è presentato alle elezioni. Credo sia assurdo, e questa è una mia posizione politica non pretende certamente di avere alcun valore tecnico, far pesare sul consiglio le difficoltà che ci sono state a Trapani per l’elezione sindaco. In ogni caso comunque, ripeto, non esistono organi politici che possano interpretare tali norme, chi lo ha fatto si è avventurato troppo oltre le competenze, ma – conclude il presidente – l’unico organismo che può decidere è la commissione elettorale e in caso di mancata decisione i tribunali amministrativi”.
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