Mimmo Fazio, ormai ex candidato alla carica di sindaco, interviene con una sua lettura sulla vicenda elettorale che si va prefigurando a Trapani.
“Dopo la campagna di delegittimazione che mi ha già condannato, senza considerare in alcun modo la presunzione d’innocenza che è alla base del nostro diritto, con il solo obiettivo di inquinare la campagna elettorale e allontanarmi dalla competizione democratica (piano perfettamente riuscito considerata l’odierna situazione), è partita la campagna di odio contro di me, in particolare sui social dove tutti fanno esercizio di valutazioni politiche attribuendomi ogni nefandezza ed ogni responsabilità.
L’accorta regia che muove gli haters da tastiera ha perfino rispolverato una lettera dell’ineffabile sindaco Vito Damiano datata 7 settembre 2013. Le circostanze e soprattutto gli stolti, consentono oggi a Damiano e agli architetti di quest’ammorbante strategia di dirottare su di me responsabilità, soprattutto quelle amministrative, che non mi appartengono e che hanno precisa matrice politica.
La storia degli ultimi cinque anni non si cambia e non basta un post su Facebook, né una menzogna, né l’impostura di alcuni che oggi rieletti nelle fila di D’Alì e Savona si ammantano del candido mantello di difensori della democrazia, per dimenticare i volti e i nomi di coloro che hanno bocciato la mozione di sfiducia nei confronti di Damiano. Basta andare a fare un riscontro per trovare gli stessi nomi tra coloro che hanno approvato la Tares, quanti hanno bocciato la mozione di sfiducia, e quelli che hanno votato le delibere di incompatibilità e poi di decadenza da consigliere comunale (incompatibilità e decadenza sulle quali si è già pronunciato il tribunale dandomi ragione e riconoscendo i miei diritti, tant’è che v’è un ricorso da parte dei consiglieri di Forza Italia). Da quelle delibere è iniziato quel percorso ad ostacoli per la mia candidatura .
Prendo atto del fatto che oggi, vedremo poi un domani cosa accadrà, costoro e gli oscuri manovratori che ne muovono le fila hanno bisogno di Girolamo Fazio da utilizzare come capro espiatorio della loro insipienza politica. Come ho già detto i politicanti da strapazzo utilizzano questa vicenda per buttare fango, dimenticandosi che hanno mantenuto in carica per ben tre anni il sindaco Damiano e soprattutto dimenticano costoro che dichiarazioni mendaci, rimestamenti nel fango e nel passato non cambiano la situazione: il 25 giugno i trapanesi se vorranno potranno eleggere il loro sindaco e la mia uscita di scena, tutto come norma prevede, non può essere utilizzata come alibi se non sarà raggiunto quest’obiettivo. Se il quorum non dovesse essere raggiunto, immagino già i corifei che, incapaci di guardare a loro stessi e all’inconsistente proposta politica avanzata ai trapanesi che al primo turno si sono espressi con nettezza, riattizzeranno la campagna d’odio contro di me, indicandomi come il responsabile di un fallimento che invece sarà tutto loro”.