Garibaldi e i Mille, “mappa editoriale” sullo Sbarco a Marsala. Studiosi italiani e stranieri raccontano la spedizione

redazione

Garibaldi e i Mille, “mappa editoriale” sullo Sbarco a Marsala. Studiosi italiani e stranieri raccontano la spedizione

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martedì 09 Maggio 2017 - 17:17

Garibaldi e i Mille, “mappa editoriale” sullo Sbarco a Marsala. Studiosi italiani e stranieri raccontano la spedizione

Al via domani alle manifestazioni garibaldine a Marsala. Tante le iniziative i convegni che ricordano lo Sbarco di Garibaldi e dei suoi Mille, in nome dell’Unità d’Italia, l’11 maggio 1860. Senza dubbio un evento storico che ha sempre diviso storici e studiosi che ancora oggi scrivono e documentano, da tutte le parti d’Italia, della spedizione garibaldina partita da Quarto, a Genova, e giunti a bordo dei vascelli nelle acque marsalesi. Attraverso la conoscenza e i volumi conservati da Elio Piazza, ex presidente del Centro Studi Risorgimentali garibaldini, abbiamo tracciato una breve “mappa editoriale” degli scritti, dei volumi, di studiosi e scrittori italiani, interessati allo Sbarco a Marsala e a tutti gli eventi correlati.

Uno di questi è Antonello Scotto che scrive e traccia la figura del suo discendente Lorenzo Achille Scotto, uno dei Mille di Garibaldi il cui nome è raffigurato nelle pareti dell’opera insieme agli altri garibaldini. Giorgio Bonfiglioli nel suo volume 1, parla di un evento atteso a Marsala da oltre un secolo: il Monumento dei Mille inaugurato lo scorso anno in pompa magna. Il Monumento viene definito come un “ritorno delle camicie rosse nel luogo dello sbarco… un ritorno idealizzato e sublimato da un monumento sui generis che schiera 1089 volontari con Garibaldi sulle due murate di un vascello, elencati per nome, cognome ed anno di nascita; privi di consistenza materiale perchè ricavati dal traforo di lastre metalliche e pertanto in grado di librarsi nel sole e nel vento della marina di Marsala. Essi vengono percepiti nella loro trasparenza, quali puri simboli spirituali fatti di aria e di luce”. Da qui parte il racconto storico che ha poi portato alla costruzione della struttura commemorativa.

Sempre Bonfiglioli – membro della Commissione Toponomastica di Grosseto, nella seconda edizione edita dal Rotary Club International, documenta la scoperta del secondo viaggio dei Mille di Garibaldi alla volta di Palermo, 25 anni dopo la liberazione della Città. Nel Volume II l’autore mette per iscritto l’album delle firme dei reduci dei mille con il Saluto a Palermo del maggio 1885 e l’album con le foto dei reduci di Marsala, ben 232 ritratti fotografici. Una docente inglese ha condotto degli studi sulle “Letters of The garibaldi Thousand” conservate nell’Archivio del professor Caimi, il cosiddetto “maestro dei Mille”, appassionato cultore di storia risorgimentale che ha racconto le biografie dei Mille, coinvolgendo i suoi giovanissimi alunni invitandoli ad inviare ad altre classi delle località in cui erano vissuti o deceduti i partecipanti alla spedizione dei Mille approfondendone la vita, la professione, le vicende militari.

Non ultimo, il libro scritto da Stefano Vilardo “Garibaldi e il Cavaliere – Storia, racconti e folclore di un paese della profonda Sicilia” (edizioni “Le Farfalle”) con prefazione del docente marsalese Nicolò Messina dell’Università di Valencia. Così scrive Messina: “Fanno sempre i conti con il periodo risorgimentale, prima o poi, i narratori di Sicilia. Magari, come in questo libro, citandolo nello scanzonato o variamente convinto garibaldinismo di alcuni personaggi secondari, ovvero scegliendolo da quinta mobile della burla giocata da un bizzarro Cavaliere, tal Salvatore Giorgio, aduso a macchinazioni facete d’ogni genere, e bisnonno dell’altrettanto Cavaliere protagonista”.

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