“Immergetevi nel mondo affascinante della mafia siciliana in questo tour speciale guidato. Visitate alcuni dei luoghi più interessanti e famosi legati alla storia della mafia siciliana in Sicilia occidentale e conoscerete gli eventi passati e recenti sulla scena politica dell’isola“. Questa la promessa di Easy Trapani, il tour operator che organizza il “Mafia Tour” un “affascinante” tour nel mondo della mafia siciliana. Il pacchetto turistico è accompagnato anche da un video promozionale in cui viene simulata una sparatoria in piazza Locatelli, nel centro storico di Trapani. Un spot che evoca il turismo esperenziale dei parchi a tema, quasi come se questo “far west” fosse uno spettacolo quotidiano incluso nel prezzo.
Con una cifra che parte da 60 euro i turisti possono scegliere a loro piacimento se visitare il museo della mafia a Salemi o una delle città “della Sicilia occidentale, che ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo della mafia e delle sue tradizioni – come Corleone, Castelvetrano, Alcamo, Castellammare del Golfo ed altre – e conoscere le storie affascinanti nascoste dietro le loro mura”.
I visitatori sono accompagnati nel tour da Gianni Grillo, “che racconterà la storia della Sicilia e le origini ed eventi del fenomeno della Mafia sino ai giorni nostri, affrontandone gli aneddoti inerenti per entrare nell’atmosfera della giornata“. Chi è Gianni Grillo? La sua qualifica, almeno sul sito, lo vede fondatore di Easy Trapani e “cicerone” di alcune delle escursioni proposte fra cui il “mafia tour”. Curioso però che il suo nome non risulti in alcun albo o elenco regionale delle guide turistiche.
Ma attenzione cari turisti, perché se sceglierete il pacchetto completo, e non la mezza giornata, potrete immergervi “più approfonditamente nel mondo della mafia siciliana, esplorando le sue diverse sfaccettature. Visiterete più di un luogo, le città di origine delle famiglie siciliane mafiose più affermate o scenari di alcuni tra i più drammatici eventi correlati alla Mafia e sarà una comprensione più ampia riguardo l’influenza delle attività criminali che Cosa Nostra continua ad esercitare sulla società Siciliana”.
Non è una novità assoluta nel panorama mondiale, ma è interessante sapere che anche a Trapani gli scenari di omicidi o stragi mafiose diventano dei luoghi di attrazione turistica più che di memoria. Nella descrizione del tour si accenna anche alla possibilità di “un incontro con un giornalista o altra persona coinvolta nella resistenza attiva contro i clan criminali di Cosa Nostra“. Viene anche da chiedersi se tale “giornalista” o tale “persona coinvolta nella resistenza attiva contro Cosa Nostra” lucrino su questi incontri. Non mancano anche le foto di turisti (?) entusiasti con tanto di coltello e grembiule del film “Il Padrino”.
Quello che fa ulteriormente specie – se ce ne fosse bisogno – è che ieri, proprio nella Giornata della Memoria e
dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – che a Trapani ha visto sfilare in corteo una marea di giovani – e in cui sono state ricordate circa novecento vittime innocenti della mafia, ecco proprio ieri, Easy Trapani ha pensato di promuovere il suo tour su instagram con la cartina dei mandamenti di Cosa Nostra in Sicilia accompagnata da “simpatici” hashtag fra cui #godfather #padrino #mafiatour #matteomessinadenaro.
Su instagram non mancano le contestazioni alla foto: “Credo sia una vergogna! – commenta un utente – Da anni magistrati avvocati semplici cittadini lottano ogni giorno contro i valori della mafia e voi che fate? Sponsorizzate il “Mafia Tour”?! Complimenti!!!” Pronta la replica di Easy Trapani: “É questo il nostro modo di combattere la mafia: culturalizzazione”.
E adesso, dopo i fatti, si impone una riflessione sulla differenza fra antimafia intesa come Memoria e Impegno e fra i tour che prospettano al turista un vero e proprio “luna park della Mafia” celato sotto le vesti della “culturalizzazione”.