Con una nuova e decisiva riunione, tenutasi presso l’ex Sala Giunta di Palazzo del Governo, presieduta dal dott. Raimondo Cerami, Commissario Straordinario dell’Ente (che ha dato il benvenuto ai presenti esprimendo il proprio plauso all’iniziativa e poi delegandone il coordinamento a Diego Maggio, dirigente del Settore Cultura e Promozione Turistica), sono state presentate le linee-guida dell’attività del Comitato di Pilotaggio: struttura operativa che predisporrà la stesura del dossier per il riconoscimento della candidatura dell’Isola di Mozia nello Stagnone di Marsala e dell’Area vasta delle Saline di Marsala, Paceco e Trapani nella World Heritage List dell’UNESCO, cioè nell’elenco dei siti dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”.
Ad illustrare il complesso lavoro da svolgere è stato il prof. Aurelio Angelini, Direttore Generale della Fondazione UNESCO-Sicilia: istituzione che, coadiuvata dall’ex Provincia Regionale (finora unico sostenitore economico) ed insieme all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, costituirà il Comitato di Pilotaggio, che si occuperà in particolare della gestione del sito. A tale Comitato saranno chiamati a collaborare i Comuni di Trapani, Paceco e Marsala, la Fondazione Whitaker, il Consorzio Valorizzazione Sale Marino, la Soprintendenza ai Beni Culturali e del Mare, nonché gli Enti gestori delle Riserve Naturali (di quella “Isole dello Stagnone” è questo stesso Libero Consorzio Comunale. Su proposta avanzata dalla Dirigente del Servizio Turistico Regionale di Trapani, dott.ssa Daniela Segreto, tra i soggetti partecipanti è stato inserito anche l’Assessorato Regionale al Turismo.
Nel suo dettagliato intervento, il professor Aurelio Angelini, dopo avere precisato che la stesura del dossier di candidatura richiederà un arco temporale di almeno due anni, ha sottolineato fra l’altro che il Comitato di Pilotaggio sarà costituito con un apposito Protocollo di Intesa che la Fondazione UNESCO-SICILIA predisporrà nei prossimi giorni ed invierà per la condivisione e/o eventuali contro-deduzioni. In tale Protocollo saranno delineate le funzioni del Comitato, i soggetti sottoscrittori che ne faranno parte, le finalità e anche le risorse economiche finalizzate alla redazione degli studi occorrenti. Un successivo passaggio riguarderà il livello del cosiddetto processo partecipato: altro requisito richiesto dall’UNESCO che prevede la condivisione, con tutti gli stakeholders del territorio, di quanto è stato elaborato e progettato dai promotori. L’elenco dei soggetti individuandi fra le varie associazioni operanti in ambito ambientale, culturale, della tutela del patrimonio e della promozione turistica, sarà incrementabile con tutti quanti sono portatori di interesse in questa area.
Angelini inoltre, nell’annunciare che – così come richiesto dall’UNESCO – saranno ancora organizzati tre o quattro incontri pubblici, ha sottolineato la necessità della partecipazione dei soggetti privati che rappresentano i proprietari delle aree (Fondazione Whitaker e Consorzio per la valorizzazione del sale marino). Tali esigenze di solidarietà corale sono state ribadite anche dall’avvocato Diego Maggio, il quale ha pure dato atto della sensibilità dei Sindaci dei tre Comuni per la presenza costante a tutti gli incontri fin qui tenuti. Nel ricordare altresì il “pur simbolico contributo” che ha permesso all’ex Provincia di stipulare nel 2016 apposito accordo con la Fondazione UNESCO/Sicilia – dal quale discende l’elaborazione del protocollo di intesa che sarà il “battesimo” e l’autentico documento iniziale di quello che poi diventerà il dossier di candidatura – il dirigente dell’ex Provincia (a ciò autorizzato dal Commissario Straordinario) ha poi reso noto che l’Ente rimetterà a disposizione la stessa somma per il 2017 onde consentire la continuità dei lavori preparatori.
A tal proposito, Angelini ha precisato che il Libero Consorzio Comunale di Trapani assumerà la funzione di R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento), al fine di così gestire tutte le risorse a ciò destinate e garantire procedure amministrative trasparenti.